Castelcovati, i 25 anni dei pensionati

Un volumetto ricostruisce la storia del gruppo, un pranzo sociale la festeggia
Ritratto di mavi

Venticinque anni non parevano un obbiettivo possibile.
Soprattutto quando, a inizio Duemila, l'Associazione barcollò per il rischio che non vi fossero volontari, tra le centinaia di iscritti, disposti a guidare il gruppo, sostituendo i più anziani.
Tale traguardo verrà celebrato il 23 aprile con il pranzo sociale al Pio Nono, mentre il 27 sarà organizzata una gita sociale a Grazzano Visconti (Piacenza).
E così l'Associazione Pensionati di Castelcovati quest'anno è riuscita a tagliare il prezioso traguardo dei cinque lustri.
Lo ha fatto dando alle stampe un volume che ricostruisce questi anni, dalla fondazione, merito della maestra Gentile Mambretti, ai giorni nostri.
Fu proprio l'insegnante, arrivata alla pensione, a mettere mano al progetto nel 1989.
Non si rassegna all'idea che gli anziani, concluso il lavoro, si ritrovino senza più interessi e privi di prospettive.
Si confronta con persone a lei vicine, in particolare con il sindaco Giuseppe Morandini e con il maestro Pietro Tisè, e nasce l'idea di dar vita ad una associazione di pensionati.
«Ne nacque un primo gruppo di amici – ricorda Luciano Onger, ex amministratore oggi parte dell'associazione -, che avviò le prime iniziative.
All'inizio del 1991 avviene la svolta. Il sindaco Mario Bighè approva il bilancio di previsione, nel quale vengono inserite risorse per due progetti presentati dalla Lista per Castelcovati, uno rivolto ai giovani e uno agli anziani».
Con queste risorse si organizza una serie di incontri al Centro Civico, alla quale partecipano assistenti sociali e figure esperte nella gestione di centri per anziani.
Vengono anche organizzate visite a strutture già funzionanti in Provincia di Brescia, a Palazzolo e a Ospitaletto.
Il progetto, dopo la sede di piazza Martiri e di via Chiari, ha visto il trasferimento del gruppo pensionati nella magnifica ex Casa Cadei, dove oggi è diventato punto di riferimento per tutta la provincia, grazie al sodalizio con Anteas, Iride, Avis e Volontari dell'Ambulanza.
Il risultato è da record in fatto di iscrizioni per un paese di queste dimensioni: sono infatti 462 i pensionati che fanno parte del gruppo, divenuto ormai punto di riferimento per il volontariato sociale del paese, organizzando anche serate di prevenzione e informazione sanitaria, come quelle del 6 aprile alle 20 sulla prostata, del 4 maggio, alle 14.30 (sul diabete) e del 20 maggio, alle 20.30, con il lungometraggio «L'Amico di Milo».
Il volume è stato distribuito a tutta la popolazione nei giorni scorsi.

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