Chiari, grande festa per i Santi patroni Faustino e Giovita

Sarà un week end ricco di iniziative e divertimento
Ritratto di mavi

Fine settimana attesissimo per i festeggiamenti dei patroni Santi Faustino e Giovita a Chiari. Si entra nel vivo con un altro week end ricco di iniziative.
Sabato 15 febbraio, giorno della solennità, si consumerà il tradizionale rito dello scambio di doni tra parrocchia e Comune: il sindaco Massimo Vizzardi incontrerà il prevosto monsignor Gian Maria Fattorini cui dedicherà un contributo per opere di restauro, mentre dal parroco arriverà il consueto mazzo di rose con mimose al centro.
Da segnalare l'eccezionale mostra in programma alla Fondazione Morcelli Repossi. Si tratta de «La fesa di popolo» con stampe dal XVI al XVIII secolo. La mostra, ideata dalla presidente Ione Belotti, presenta una quarantina di fogli della collezione della pinacoteca Repossi. E' dedicata alle declinazioni dell’immagine di «popolo» e della «festa popolare» nell’Europa dell’età moderna.
Il centro storico si trasforma in uno scintillante Luna Park con oltre 50 attrazioni per la gioia di grandi e piccini che arrivano in massa da tutta la provincia. Morandi e Barbera, storiche famiglie guida del «carrozzone» dei Santi Faustino e Giovita hanno infatti attrezzato un allestimento senza precedenti, affiancando alle giostre immancabili bancarelle di dolciumi.
Una tradizione, quella della Fiera di San Faustino, che affonda nel tempo e che si perpetua da decenni, continuando fino ad oggi: a recuperarla, dopo alcuni anni in cui era stata abbandonata, fu nei primi anni del 2000 l’assessore Giuseppe Partegiani.
Sono una cinquantina le famiglie di attrazionisti viaggianti che ogni anno arrivano a Chiari ed allestiscono il centro storico cittadino con decine di giostre ed attrazioni, coordinate dalle famiglie Morandi e Barbera.
Testimonianza di quanto siano antiche la festa e la fiera e di quanto sia forte il legame con la presenza del Luna Park nella nostra città è proprio la storia della famiglia Barbera: il capofamiglia, Carlo Barbera, è scomparso lo scorso anno ad agosto, aveva 90 anni.
Dal 1956 arrivava puntualmente ogni anno con le sue giostre a Chiari per i festeggiamenti di San Faustino. Tradizione continuata dai suoi figli e nipoti.
Oltre alla tradizione ci si è messo anche il destino: il figlio maggiore di Carlo, Roberto, che continua l’opera del padre è legatissimo a Chiari tanto da dire che «la famiglia Barbera si sente veramente clarense».
A legarlo ancor di più alla nostra città anche una gioia personale, la più grande che un uomo possa avere.
Nel giorno di San Faustino nacque, proprio all’Ospedale di Chiari, suo figlio Marco Faustino.
Marco Faustino che proprio il 15 febbraio di quest’anno compirà 28 anni.

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