Consiglio di fuoco sulla elementare Varisco

La lettera dei genitori letta dai consiglieri di minoranza. La maggioranza resiste. Il sindaco non si tira indietro e risponde
Ritratto di Massimiliano Magli

Consiglio di fuoco a Chiari sullo spostamento della elementare Varisco dal Sanellone al centro storico. Riportiamo di seguito la lettera dei genitori letta dalle minoranze. La mozione della minoranza su tale spostamento come quella di soprassedere sullo spostamento della media Morcelli sono state respinte dalla maggioranza.

ECCO LA LETTERA DEI GENITORI
Buonasera a tutti,
Consentiteci una breve ma doverosa premessa:
Questo intervento avrebbe dovuto essere letto da un nostro rappresentante ma questa amministrazione si è incomprensibilmente rifiutata di farci intervenire e pertanto il Consigliere Fabiano Navoni si è gentilmente offerto di farci da portavoce in Consiglio Comunale.
Per tale motivo lo ringraziamo sentitamente e apprezziamo il suo interesse.

Evidentemente le oltre 1100 firme raccolte da noi con la petizione per salvare il Varisco sono considerate pari a spazzatura. Alla faccia dell’apertura al dialogo!

Nonostante ciò, ci preme ribadire la nostra COMPLETA ESTRANEITÀ alla politica.
Se in questo momento sta leggendo in nome e per conto nostro un consigliere di minoranza è unicamente perché questa amministrazione non ci ha consentito di farlo personalmente prendendoci anche un po’ in giro nei giorni scorsi.
Non ci interessano le decisioni passate ma vogliamo guardare al presente e al futuro di Chiari, della nostra bella scuola e della località del Santellone.
Detto ciò, lasciamo perdere inutili e puerili polemiche e veniamo al punto.

Molte cose sono già state dette e scritte in altri luoghi ma ci premeva portarle in Consiglio Comunale affinché se ne possa discutere e per poter ricevere risposte alle legittime domande dei genitori e dei residenti del Santellone.
Relativamente alla riorganizzazione scolastica, CONTESTIAMO le dichiarazioni del Sindaco quando, durante l’incontro in Comune coi genitori dello scorso 11 gennaio, ha dichiarato che tutto era già deciso dal Novembre 2014.
NON È LA VERITÀ!
Per questioni di celerità d’intervento non ne elenchiamo i motivi che comunque restano presenti nella versione cartacea a vostre mani che verrà protocollata.
(Non letto in aula per questioni di rapidità d’intervento)
Infatti nel verbale di delibera del Consiglio Comunale del 24 novembre 2014, molte volte citato dal Sindaco durante l’incontro suddetto, il Comune dichiara di – cito testualmente – : “rivedere il profilo gestionale mediante l’accorpamento dei livelli di istruzione;

il livello primario di Viale Mellini ed il livello di istruzione secondaria di primo grado di via Roccafranca”.
Durante la stessa riunione l’assessore alla scuola, Emanuele Arrighetti interviene dichiarando che – sempre citando testualmente – :

“due sono le grandi linee sulle quali abbiamo voluto concentrare la nostra azione politica: […] la prima […]che le scuole primarie fossero localizzate nelle strutture del centro, […] la seconda […] che LE SCUOLE OGGETTO DELL’INTERVENTO SIANO QUELLE DEL CENTRO”.

DEL centro, non IN centro!
Anche sul mensile “informa Chiari” del PD del dicembre 2014 viene riportato che la Giunta […] ha deciso di mantenere la scuola primaria in centro […] e di accorpare le scuole primarie DEL centro”.

Anche qui si parla di scuole DEL centro.
Se non fosse stata ancora chiara la decisione di spostare UNICAMENTE le scuole DEL centro, sul sito di Chiari Virtuosa nell’articolo “Progetto scuole” del 30 luglio 2015 viene scritto, parlando del nuovo Polo scolastico, che “tale edificio immagina la costruzione di spazi […] in grado di accogliere tutta l’utenza della scuola primaria attualmente distribuita tra i plessi Martiri, Pedersoli e Turla”. Senza citare il Varisco.
Nel corso del consiglio comunale del 29 febbraio 2016 il Sindaco dice testualmente: “l’unica scelta posta in essere […] che avevamo già detto e comunicato alla città e agli istituti, è quella che ci sarà una zona riservata alle primarie e una zona riservata alle secondarie. TUTTO IL RESTO NON È STATO DECISO” e aggiunge “Chi dice che oggi l’amministrazione ha già deciso su questa cosa sbaglia perché ad oggi, […] NON ABBIAMO ANCORA DECISO CHI DEBBA ANDARE NEL PLESSO NUOVO. Qualcuno dice che l’abbiamo già promesso al Turla o quant’altro... NO! […]”.

Ci sembra strano che questa amministrazione sia stupita dalla nostra solo recente manifestazione di dissenso visto che l’ufficialità del trasferimento della Varisco è stata comunicata solo lo scorso 18 ottobre dal Sindaco in uno scambio di commenti su Facebook, nemmeno in un post dedicato, e solo a seguito di domanda diretta.
Certamente non ci avremmo messo ANNI a manifestare il nostro dissenso se l’avessimo ben compreso nel 2014!
A seguito di tale recente notizia di trasferimento, che com’è noto continuiamo a contestare, ci siamo posti una serie di riflessioni e domande alle quali chiediamo di rispondere in maniera precisa ed accurata ove possibile

RELATIVAMENTE AL VARISCO E ALLA LOCALITA’ DEL SANTELLONE elenchiamo 8 domande:

Quando esattamente è stato deciso ufficialmente il trasferimento del Varisco, considerato che fino a tutto il 2016 e parte del 2017 non c’è alcuna disposizione?

Tale decisione è inappellabile?
È possibile far slittare lo spostamento del plesso Varisco al settembre 2019, durante il vostro secondo mandato, indicando tale intenzione nel nuovo programma elettorale? in tal modo non solo noi ma TUTTI i clarensi potranno democraticamente esprimersi in merito.
Qualora decidiate di spostare il Varisco anche se 1175 cittadini, attraverso la petizione, hanno dichiarato parere negativo, quale sarà la sorte dell’edificio Varisco considerato anche il vincolo di destinazione di ESCLUSIVO USO SCOLASTICO IN PERPETUO che grava sull’immobile? (delibera del commissario prefettizio nel febbraio 1935, oggetto III punto 7)

I RESIDENTI DEL SANTELLONE CHIEDONO LA GARANZIA DA QUESTA AMMINISTRAZIONE CHE TALE EDIFICIO NON VERRA’ LASCIATO VUOTO, PRIVO DI MANUTENZIONE E INUTILIZZATO PER ANNI, FINO ALL’INESORABILE CROLLO.

Sempre riguardo all’edificio Varisco: come mai solo pochi anni fa sono state spese decine di migliaia di euro per il collegamento alla fognatura se già dal 2014 ne avevate previsto la chiusura?

Come mai nel 2017 sono stati spesi 55.000 euro per messa in sicurezza anti incendio?

E come mai nel 2018 sono previsti altri 15.000 euro di spese per completare i lavori?

Quanto costerebbe l’adeguamento sismico del Varisco? E perché non è stato previsto anche tramite adesione ad altro Bando? Abbiamo già fatto questa domanda l’11 gennaio scorso e immaginiamo che a distanza di quasi un mese sia stato possibile fare una stima dei lavori necessari e del costo dell’eventuale dell’intervento.
Avete considerato il grave disservizio (e non semplice disagio) che arrecherebbe lo spostamento del Varisco ai residenti del Santellone e a tutta la comunità dell’ovest clarense? Come intendete risolvere questo grave problema?
Avete considerato il grave disagio arrecato alle famiglie con un figlio all’infanzia Capretti e un figlio Varisco nel nuovo polo?
Verrà garantito il servizio Scuolabus per i bambini che dal Centro si recano al Capretti?
Numerose famiglie sono strutturate e hanno deciso di creare la propria famiglia al Santellone per una mera gestione pratica dei figli in età scolare (dai 3 agli 11 anni). Ora senza l’ausilio familiare e senza presidio culturale, come pensate che gestiranno la cosa? Inoltre, i proprietari di immobili vedranno declassare notevolmente le loro rendite data l’assenza di servizi al Santellone, se non la mera scuola d’infanzia.
Potete in questa sede garantire ai residenti dell’attuale bacino d’utenza il servizio scuolabus domiciliare gratuito in perpetuo?

Tale servizio passerà porta a porta?

RIGUARDO AL NUOVO POLO SCOLASTICO abbiamo 7 domande:

Quando è previsto il termine dei lavori al nuovo Polo e quindi quando è prevista l’entrata in funzione del Polo? Dato che avete già a vs mai un cronoprogramma dei lavori, ci chiediamo come mai nell’incontro dell’11 gennaio, a domanda esplicita, non sia stata data risposta.
Quando sarà effettuato il trasloco? considerato che da metà giugno a fine agosto il personale docente sarà in ferie e nelle prime due settimane di settembre sarà impegnato nella programmazione annuale. Banalmente, quando e da chi verrebbero sballati i cartoni? Visto anche che la ristrutturazione sul lotto n.3 Martiri/Pedersoli dovrebbe terminare il 14/08/2018 come da cronoprogramma del bando.
Da regolamento dell’edilizia scolastica ci devono essere almeno ¼ di posti auto attigui all’edificio scolastico... abbiamo quindi almeno 225 posti auto dedicati, liberi e contestualmente gratuiti esclusivamente ad uso dei genitori degli alunni?
Ampliamento e Ristrutturazione Martiri: dal consiglio comunale del 21/12/2017, il vice sindaco ed assessore Libretti dichiara che sulla vecchia struttura si spenderanno altri 750.000 per cappottarla e sostituire gli infissi. IL MERO CAPPOTTO E LA MERA SOSTITUZIONE DEGLI INFISSI RENDERÀ QUESTA STRUTTURA ANTISISMICA A NORMA DELLA LEGGE ATTUALMENTE IN VIGORE RIGUARDO ALL’EDILIZIA ANTISISMICA? Non è forse vero che il complesso Martiri/Pedersoli resterà sostanzialmente NON ADEGUATO DAL PUNTO DI VISTA ANTISISMICO EX LEGE VIGENTE?
Avete informato correttamente la cittadinanza di questa cosa gravissima?
Se sì, quando?
Viabilità: in base ai dati del MIUR attualmente ci sono 896 alunni iscritti alle primarie clarensi. Nel nuovo Polo oltre ad essi bisognerà aggiungere altre 150 persone tra personale docente e ausiliario... Circa 1050 persone che giornalmente si recheranno a scuola.
Come e quali accorgimenti verranno presi per evitare grossi problemi alla viabilità?
Fermo restando che il Pedibus non è una soluzione praticabile per molte famiglie e che, attualmente, SU CIRCA 700 BAMBINI frequentanti Martiri, Pedersoli E Turla, SOLO 49 BAMBINI FRUISCONO DEL SERVIZIO PEDIBUS.

Come pensate di gestire un probabile futuro aumento di iscritti considerando che spazi disponibili attigui al nuovo polo scolastico non ce ne sono e considerando che lo stesso polo al momento è già saturo? Verranno sacrificati i famosi laboratori?

Continuate a sostenere l’assoluto mantenimento dell’identità Varisco con il medesimo corpo docente. Tuttavia tali decisioni non sono di vostra competenza ma della Presidenza d’Istituto. O avete forse firmato un accordo di cui non siamo a conoscenza con la Dirigenza scolastica? In tal caso vi chiediamo di rendercene edotti.

Certi di ricevere risposte precise e puntuali durante questo Consiglio Comunale, 
considerato anche che le domande erano già state poste in altre sedi e considerate le rassicurazioni in proposito del Presidente Alessandro Gozzini durante il nostro gradito incontro del 29 gennaio scorso.

L’occasione ci è gradita per porgere i migliori saluti.

Letto da Fabiano Navoni per il “Comitato Il Varisco al Santellone”

Il sindaco Massimo Vizzardi:

"Sono felice della numerosa presenza di genitori presenti in Consiglio. Ci sono idee diverse ma chiedo rispetto di ogni idea e non strumentalizzazioni. Non abbiamo la verità in tasca, ma abbiamo la certezza di avere portato una soluzione tecnologicamente ottimale. Abbiamo attivato un tavolo del lavoro inizialmente, certo poteva essere più largo ma non potevamo coinvolgere tutti i genitori. E dico che pochi amministratori toccano il tema della scuola, perché delicato, perché molti genitori hanno paura di cambiare abitudini e troppi ammiinistratori di scottarsi. Noi abbiamo pensato al bene della città.
Ci sono plessi iperpopolati a Chiari, plessi dove non ci stanno piu i ragazzi e plessi sottopopolati. Nessuno è intervenuto prima. Potevamo intervenire su tutti? Abbiamo avuto 1,7 milioni di euro di taglio dei trasferimenti, ma soprattutto il costo di manutenzione con 600 euro ereditati dalla precedente Giunta che abbiamo ridotto a 450 mila per riscaldamento e poco altro non per sistemarle, parliamo di gestione ordinaria su un bilancio di 13 milioni. Spendiamo 450 mila euro ogni anno per spese ordinarie, oggi abbiamo un progetto che abbatte questo costo. Dalla vecchia maggioranza avevamo ereditato un progetto con polo scolastico a nord e a sud. In quel progetto di primo mandato tutte le scuole venivano dismesse: San Giovanni, Morcelli, Martiri, infanzia Pedersoli, elementare Turla e il palasport Lancini era da demolire. Un intervento per circa 12 milioni di euro, non da 7 o poco più. Ed è vero che veniva mantenuta la Varisco: ma perché la vecchia maggioranza aveva previsto il progetto Giardino che voleva puntare sul Santellone in vista di un'espansione demografica dagli attuali 250 residenti a quasi 600. Non è accaduto. Tanto è vero che tanti proprietari di aree che puntavano sull'edificazione hanno chiesto di riavere aree agricole. Capisco i toni polemici, ma non che uno ci ringrazi dei 12 milioni di euro di finanziamento ottenuti. Non leggo in nessun attacco "premesso che la scuola è bella. Sulla viabilità sappiamo che ci sono criticità: abbiamo però in progetto due nuovi parcheggi uno interrato che alla mattina sarà riservato alle scuole e uno a raso sull'attuale area della media Morcelli. Convengo che il verde sarà potenziabile e su una serie di aree vogliamo intervenire". 
Quanto alla popolazione scolastica il sindaco ha fatto notare che "va affrontata l'ipotesi di istituto unico: 170 nascite all'anno rappresenta una decrescita costante. Voglio infine precisare che la scuola Varisco non chiude ma si trasferisce. La didattaica la fanno gli insegnanti. Qualcuno dice che non abbiamo attenzione per il Santellone: videosorveglianza, asfaltature e sorveglianza sulla Staf, l'impianto di smlatimento organico, la facciamo. E infine la demografia della Varisco: su 131 alunni 108 arrivano dal centro: i nostri pulmini li portano a scuola e li riportano a casa. E' un dato su cui riflettere".
Sulla materna Capretti al Santellone di fronte alla Varisco: "C'è un problema di sovrappolazione e credo proprio che non chiuderà, anzi andrà considerato il suo potenziamento". Quanto alla leadership nell'Ovest Bresciano il sindaco ha detto: "Chiari ha perso il passo come collegio, oggi è collegio di Palazzolo come pure Rovato. Ci hanno superato per mancanza di strategia. Palazzolo a 21 mila abitanti, Rovato a oltre 19 mila e noi siamo stati superati. Non siamo più riferimento della zona. E se continuiamo a fare campanilismi andrà sempre peggio". 

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