Due panchine per sedersi e pensare

Anche a Ludriano un monumento per le donne
Ritratto di Massimiliano Magli

La sua malattia e il suo lavoro l'hanno spinta a chiedere due panchine per le donne. E ha avuto ascolto addirittura da due Amministrazioni comunali. Lei è Dina Coccaglio, di Roccafranca: da parrucchiera ha raccolto tante, troppe testimonianze di violenza domestica. E da ammalata ha conosciuto le storie di donne abbandonate a se stesse da mariti che le disconoscevano proprio nel momento in cui più avevano bisogno di loro per combattere la malattia.
Il 25 novembre anche il sindaco Marco Franzelli ha omaggiato la panchina rossa di Roccafranca, inaugurata in primavera dal predecessore Emiliano Valtulini, proprio davanti alla vetrina del salone di Dina. E ha annunciato in tale occasione l'appuntamento del 30 novembre, quando è stata la volta della panchina di Ludriano.
Oltre al primo cittadino, a salutare il progetto voluto da Dina sono intervenute anche le donne della politica locale: l'assessore alla sicurezza Marcella Costa, l'assessore alla cultura Santa Floridia, la consigliere comunale Ferdinanda Conti. Con loro anche la promotrice delle panchine rosse, ovvero Dina Coccaglio, che lo scorso anno aveva invitato la Giunta a realizzare questo progetto.

 
Il 30 novembre alle ha battezzato in piazza Vittoria la panchina di Ludriano. Sul nuovo manufatto il libro «Gù le mani dalle donne» di Alessia Sorgato.
Durante la mattinata sono intervenute anche le donne del gruppo Genilettori che hanno letto alcuni brani tratti da questo e altri libri di denuncia sul femminicidio. Al termine un rinfresco offerto dall'Amministrazione comunale. Nelle rispettive comunità, le benedizioni di don Sergio Fappani e don Francesco Filippini. Alle cerimonie anche associazioni di volontariato locale.
 

 

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