Quando la piazza era la Piazza

Ritratto di mavi

Cartolina con timbro postale del 1901 ma lo scatto sicuramente è antecedente.
Si presume sia la fine del 1800.
Una delle primissime cartoline clarensi.
Se di primo impatto il luogo è di semplice individuazione, l'immagine piena di particolari da esaminare.
Innanzitutto il municipio; storico edificio di Chiari che racchiude la storia e il cuore di una comunità ricca di vissuto.
Sulla facciata si intravedono le lettere che compongono la parola «municipio».
Sotto i suoi portici allestiti a festa, bandierine (forse propagandistiche).
Al centro di piazza Zanardelli (l'allora piazza Maggiore) un lampione a olio.
All'angolo delle carceri un artefatto coperto con un 'telone' pubblicitario  di un prodotto di cosmetica; si intravede la scritta Sapol Bertelli (crema vintage per mani).
Purtroppo non sapremo mai cosa coprisse.
In ogni caso queste immagini che fermano la storia, possono stimolare il nostro modo di pensare, di rivivere la città con rinnovato spirito di osservazione.
Sarebbe bello mettere in moto tutti i sensi che abbiamo quando visioniamo certe immagini, i profumi, l'udito, il tatto e il gusto; provare con la fantasia ad essere presenti in quegli scatti, carpire i dialoghi, le voci della gente, il dialetto clarense.
Io ci provo ogni volta e ogni volta mi arricchisco con un leggero sorriso.

Vota l'articolo: 
Non ci sono voti