Un altro lampione rischia di cadere

E' la seconda volta nello stesso punto: la Provincia assente
Ritratto di Massimiliano Magli

Non c'è pace per le rotonde di Chiari, competenza della provincia ma da tempo abbandonate a se stesse. Ora dopo la beffa di due anni fa per un lampione che rischiava di cadere sulla testa di diclisti e pedoni, la maxi rotonda del polo logistico, all'incrocio tra sp 18 e sp 72, vede riproporsi lo stesso problema. E da due mesi un lampione rischia di cadere da un momento all'altro. Il tutto con seri rischi per l'incolumità dei passanti, visto che un altro lampione, particolarmente alto e pesante, rischia di cadere. A quanto pare il punto luce non sarebbe nemmeno stato colpito, ma sarebbe collassato da solo, piegandosi pericolosamente.
Ma la beffa è che per rimuovere il precedente punto luce, in altra posizione della stessa rotonda, ci sono voluti sei mesi, e forse ce ne sarebbero voluti molti di più se non fosse intervenuto il Comune di Chiari a rimuoverlo Infatti la Provincia, nonostante la segnalazione degli uffici tecnici, non è mai intervenuta.
Domenico Codoni, assessore alle attività produttive, non mancò di rimarcare il rischio formale corso dal Comune che, per quanto encomiabile, intervenendo nella rimozione: «L'abbiamo fatto a nostro rischio e pericolo, avremmo potuto avere una denuncia, anche se abbiamo operato a fin di bene, vista le ragioni di causa maggiore».
E oggi? Oggi, come andrà a finire, dopo che un altro lampione sventola sull'asfalto con il rischio di cadere da un momento all'altro.
Gli interventi della Provincia si sono rarefatti giorno con giorno persino sui guard rail sfondati da incidenti intorno alle rotonde, come persino per l'illuminazione che, a distanza di anni, manca su quasi tutte le nuove rotonde provinciali, pagate con oneri da imprese e Comune ma mai illuminate, salvo mettere cartelli di avvertenza in merito alla mancanza di luci. «Peccato – taglia corto Campodonico - che anche quei cartelli si vedano soltanto col giorno. Noi chiediamo un serio intervento per evitare incidenti che potrebbero essere fatali al conducente».

 

 

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