È Zanni bis: secondo brindisi in via XX Settembre

Non c’è mai stata storia
Ritratto di mavi

Palazzolo ha scelto ancora Gabriele Zanni. E, guardando ai freddi numeri, mai la vittoria è stata in dubbio tra primo turno e ballottaggio, anzi è stata probabilmente la perfomance del Mos ad evitare che già il 6 giugno scorso il sindaco uscente fosse decretato vincitore delle amministrative. Sempre stando ai dati delle amministrative si segnala anche a Palazzolo, come in tutta Italia, l’aumento della percentuale di chi preferisce starsene a casa invece che esprimere un voto: se nel primo turno hanno votato il 65% degli aventi diritto, al ballottaggio si sono presentati per esprimere la loro preferenza il 58,32%  degli elettori, 8490 cittadini su 14559. Dati in sensibile calo anche rispetto a 5 anni fa, quando era andato a votare il 72% degli aventi diritto: segno che la fiducia nella politica sta diminuendo a vista d’occhio.
Tre i candidati alla poltrona di sindaco in queste amministrative: il primo cittadino uscente Gabriele Zanni, sostenuto dalle liste civiche Continuiamo Insieme, San Pancrazio con Zanni sindaco e Città in testa, Stefano Raccagni, candidato da Lega Nord, Forza Italia, FdI e due civiche di centrodestra, e Alessandro Mingardi per il Mos. Proprio quest’ultimo è stato la grande sorpresa del primo turno dove ha raccolto oltre il 10% delle preferenze, 1001 voti, il lavoro fatto in questi anni sul territorio è stato apprezzato dai palazzolesi. Al ballottaggio sono andati Gabriele Zanni, con il 47,65% dei voti, e Stefano Raccagni, con il 41,50% delle preferenze. Tra i due la distanza era di 568 voti, 4407 contro 3839. Distanza che avrebbe potuto essere colmata proprio dai voti raccolti dal Mos.
Era questo il vero punto interrogativo del ballottaggio: i voti del Mos sarebbero andati al candidato di Centrodestra? La risposta è no.
Di fatto, chi aveva votato il Mos nel primo turno ha preferito evitare di presentarsi alle urne. Il risultato è stato che Gabriele Zanni e Stefano Raccagni hanno ottenuto nel ballottaggio gli stessi voti avuti nel primo turno, con il sindaco uscente che ha potuto festeggiare il nuovo mandato.
I palazzolesi che hanno votato per Zanni sono stati il 53,56%, 4476 voti, mentre Raccagni si è fermato al 46,44%, 3881 voti.
A ballottaggio concluso il candidato del Mos ha ricordato che «una parte dei palazzolesi ha alzato la testa, dandoci al primo turno 1001 voti: siamo la terza forza politica: doppiamo Forza Italia e Palazzolo Civica con FdI, Città in testa e la civica Impegno». Duro il commento riguardo i partiti del centrodestra palazzolese ed il candidato sindaco Raccagni: «il centrodestra partitico è affondato per il comandante non per problemi tecnici.
Raccagni è riuscito a distruggerlo, quando ha vinto quasi ovunque.
La somma del 2012 della coalizione di Sala, 3079 voti, di Rubagotti, 2042, di Selina Grasso, 266, era 5387 voti, 55.75%: Raccagni, riunendoli, ne ha ottenuto 3839 al primo turno, perdendone 1282, e 3881 al ballottaggio. Senza Mos, Zanni avrebbe vinto al primo turno».
A poco è valsa a Stefano Raccagni una campagna elettorale aggressiva, con il sostegno di tutto il centrodestra unito e l’arrivo a Palazzolo di Salvini, rispetto a 5 anni fa il centrodestra a visto calare il numero di voti totali visto che Alessandro Sala nel 2012 raccolse 4170 voti. Commentando i risultati Raccagni ha sottolineato che «i numeri parlano chiaro: il centrosinistra ha confermato il suo elettorato, ma i risulti mostrano anche che la Lega ha consolidato la sua posizione».
Raccagni si è anche definito amareggiato per i risultati di Forza Italia e ha ribadito che «il risultato dice che il centrodestra dovrà cambiare metodo di lavoro sotto la guida della Lega».
Festeggia Gabriele Zanni che, una volta confermato il risultato, ha affermato che «questa vittoria è una grandissima soddisfazione anche per come è stata ottenuta, con una campagna elettorale non urlata, senza insultare nessuno, ma solo cercando di descrivere quanto fatto in cinque anni ed evidenziando le scelte future per la città». Nei prossimi giorni il sindaco sarà al lavoro per formare la squadra di Giunta, per definire i primi passaggi consiliari e per dare il via all’attuazione del programma, in particolare per il progetto di casa di riposo e centro per la disabilità.

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