Come non far morire tuo figlio

La guida sicura all’Autodromo di Franciacorta grazie a un’insegnante
Ritratto di mavi

E' l'11 novembre 1995: l'insegnante Tiziana Pasini viene tamponata con suo figlio mentre si trova ferma in coda. Le toccano 180 giorni di collare e un delicato intervento agli occhi.
Docente di scuola superiore (oggi è all'Iis Tartaglia Olivieri), dopo quell'incidente decise di impegnarsi per la sicurezza varando il circuito «Le 4 Esse», ovvero «Sempre sicuri sulla strada».
Il 3 marzo, l'insegnante ha concluso l'ennesimo progetto per i ragazzi. Si tratta della due giorni «A scuola di sicurezza», promosso all'autodromo di Castrezzato con la collaborazione di Nanni Nember e di Ettore Bonara, patron dell'impianto.
Due giorni che hanno portato 150 ragazzi neopatentati delle superiori in pista, alla prova con frenate improvvise, sbandate controllate del posteriore e aquaplanning
Arrivavano da Liceo Leonardo, Liceo Copernico, Iis Ballini, Iis Sraffa, Alberghiera Mantegna, Istituto Tecnico Beretta. Si aggiungono agli altri 70 che lo scorso novembre sono venuti qui per lo stesso progetto.
«Lavoriamo anche con i ragazzi più giovani e i bambini della primaria – spiega Pasini -.
Abbiamo vinto un finanziamento da 33 mila euro che stiamo gestendo proprio con corsi che trasformano persino l'educazione fisica in educazione stradale e che aprano le varie discipline a tale apprendimento. Vi abbiamo coinvolto anche disabili e ragazzi autistici. Ma non basta: vogliamo far crescere la nostra rete nelle scuole.
Molte di esse sanno che esistiamo devono solo alzare il telefono e chiamarci: 100 euro di iscrizione all'anno non mi pare possa fermare un progetto che può salvare tanti giovani».
Ennio Barbieri, responsabile marketing di Nanni Nember, era presente a questa due giorni: «Concediamo una flotta di sei vetture nuove – ha detto – per poter dare ai ragazzi la possibilità di cimentarsi su auto giovani e sicure, così da capire in modo realistico cosa significhi guidare in sicurezza e con gli imprevisti che le varie piste di prova propongono.
Per noi è un orgoglio essere partner dell'autodromo nella sicurezza».
Pasini ricorda che tutti i ragazzi che hanno partecipato al progetto riceveranno crediti formativi ai fini scolastici.
«Non mancano poi i giovani che proseguono nelle lezioni, come pure i genitori che regalano 'gift box' ai propri ragazzi per poter partecipare a nuove sessioni di perfezionamento».
Il progetto «4 esse» prosegue anche fuori dalla pista: questura, tribunali e ospedali consentono a un giovane di capire cosa, spesso, causa un incidente stradale.

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