Il Rugby Rovato festeggia i suoi primi quarant’anni

Ritratto di mavi

Sono passati quarant’anni da quel 26 Giugno 1976 in cui ha avuto inizio l’avventura che ha contraddistinto la cittadina di Rovato nello sport del Rugby.
La storia del Rugby Rovato non è diversa da quella di parecchi Club nostrani per i valori e gli stimoli che hanno permesso di mettere radici e di crescere in modo graduale e continuo nonostante qualche battuta d'arresto che, comunque, non ha fatto perdere al Rovato la propria identità col territorio seguendo la vocazione di Società attenta al vivaio e impegnata nella formazione delle nuove generazioni.  Si tratta di una realtà che vuole esaltare la voglia di condivisione, lo spirito di gruppo e la grande amicizia che ha sempre reso coesi i rapporti tra le numerose persone che si sono avvicendate dentro o fuori il campo di gioco lasciando anche un solo piccolo segno.
E’ importante ricordare con quanta dedizione, passione e volontà hanno sempre lavorato in molti rimanendo dietro le quinte e come appassionati, sportivi e imprenditori del territorio abbiano dato tanto al movimento, aiutando il Club a superare anche i momenti avversi e ricevendo, in cambio, la grande soddisfazione di veder crescere tra le fila del Club giovani promesse, validi tecnici e ottimi giocatori che hanno poi calcato i più importanti palcoscenici nazionali e internazionali.  E così, dopo quattro decenni, arrivano nuove soddisfazioni: il ritorno in Serie B, dopo solo due stagioni di purgatorio, e la promozione dell'Under 18 nell'Elite della categoria.
Ora, col completamento dei lavori per la realizzazione del campo in erba sintetica, il Rugby Rovato celebra i suoi primi quarant’anni nel migliore dei modi. "Sulle ali del Condor" è il titolo del libro che Federico Gervasoni ha dedicato alla storia e ai personaggi del Club, opera presentata ufficialmente il 16 settembre presso la Club House dello stadio "Pagani" con l’intervento di Gianluca Barca, che ne ha curato la prefazione e ha introdotto il ricco programma delle celebrazioni lunghe due settimane per il quarantesimo. E’ giusto anche ricordare che il 26 agosto 2014 è stato il giorno più triste nella storia della palla ovale a Rovato; scompare Luigi Mondini lasciando una ferita profonda che il Club ha voluto cercare di lenire con la cerimonia di intitolazione del Campo 2 dello stadio "Pagani” che si terrà domenica 18 settembre alle ore 11 presso lo stadio "Giulio e Silvio Pagani" di Via I° Maggio a Rovato. Farà seguito, dalle 12.20, il pranzo organizzato presso la Club House adiacente allo stadio. Inoltre il 25 settembre, Brescia, Rovato e Ospitaletto, le tre Società d'appartenenza nella carriera sportiva di Gigi Mondini, disputeranno il primo memorial a lui dedicato. Sarà questo un appuntamento fisso che si ripeterà negli anni e sarà organizzato, a rotazione, da ciascuno dei tre Club; prevede la partecipazione di tutte le categorie, dall'Under 6 alla Senior. Alla commemorazione di Renata Bellini è invece dedicato un torneo "Seven femminile senior", in programma sabato 24 settembre. Una mostra fotografica, che ripercorre i momenti salienti di quarant'anni di storia, rimarrà in allestimento nella sala riunioni, all'interno della Club House, per l’intera durata dell'evento celebrativo. A completare il programma, Domenica 18 settembre, uno degli appuntamenti più significativi che vede lo stadio "Pagani" accogliere come ospiti per il pranzo sociale tutti coloro che hanno fatto parte della grande famiglia del Rugby Rovato.  I preparativi per le celebrazioni del 40° anniversario della fondazione non hanno comunque distolto l’attenzione dalla ripresa dell'attività agonistica: aumenta l'attesa per l'inizio della nuova stagione sportiva che alimenta grandi aspettative e, fin da ora, si annuncia piena di impegni importanti. Primo fra tutti è il ritorno della squadra senior nella serie cadetta: l’obiettivo è quello di ben figurare. L'Under 18 si prepara ad affrontare il Girone Elite con una formazione molto rinnovata mentre l'Under 16 punta a disputare anch’essa  il Torneo Elite ma dovrà passare attraverso le gare di barrage. La famiglia delle Queens si amplia mettendo in campo un paio di formazioni giovanili mentre il minirugby e l'Under 14 ripartono dai validi risultati conseguiti nelle ultime stagioni, quindi da una base ben solida. Il Consiglio Federale ha pubblicato i calendari del Campionato Italiano di Serie B che prenderà il via il 2 ottobre. La formula 2016/2017 prevede quattro gironi all’italiana da dodici squadre ciascuno con partite d’andata e ritorno. Le prime due classificate di ogni Girone si affronteranno in un play-off di andata e ritorno (21 e 28 maggio) che deciderà le quattro promozioni nella Serie A 2017/2018. Il Rovato di Geddo e Lancini incomincia dalla trasferta in Sardegna con l'Amatori Capoterra. "Ci sono squadre che negli anni si sono assestate su una posizione di medio alta classifica, come Cus Milano, Sondrio, Lecco o VII Torino, squadre che conosciamo bene e che, pertanto, potranno rappresentare un ottimo termine di raffronto con quelle realtà delle quali non abbiamo sufficienti ragguagli. Nel complesso ritengo il girone impegnativo ma non credo che il calendario possa condizionare più di tanto la nostra stagione", ha commentato il direttore sportivo del Rovato, Alessandro Geddo. Di sicuro il confronto col retrocesso Cus Torino alla seconda giornata e la trasferta a Piacenza la domenica seguente rappresentano una partenza in salita per Corvino e squadra, ma la sfida è stimolante e ben accolta dal Rovato. Crediamo, anzi, che Alessandro Geddo avrebbe preferito per i suoi un girone agonisticamente più intenso e tecnicamente assai formativo come quello veneto. La squadra ha un volto già delineato. Poche le novità, se non per i numerosi giovani che la passata stagione hanno fatto le fortune dell'Under 19 e che Geddo e Lancini hanno accolto in pianta stabile. Inoltre, dal Lumezzane sono arrivati il terza linea Giuseppe Pagani, ritornato a Rovato dopo un lungo peregrinare per i campi della Serie A, e Albert Stiopei, 21enne utility back rumeno.
Due, invece, i sicuri partenti, Alessandro Cestaro e Andrea Mazzotti.

Vota l'articolo: 
Non ci sono voti