Il Rugby Rovato spicca il volo

Ritratto di mavi

E’  tempo di bilanci e quello che più emerge è il fatto che il Rugby Rovato ha affrontato un percorso lungo più di quarant’anni, dovendo superare spesso ostacoli e imprevisti, grazie alla capacità di fare rete o, come si diceva un tempo, “essere amici”. 
Scambio di competenze e conoscenze, una contaminazione per contatto che negli anni si è spinta fino nell’emisfero Sud permettendogli di stringere salde amicizie. 
E’ con questo spirito che è stato avviato da poco un progetto di collaborazione con il Wellington Rugby, il club della capitale neozelandese, il secondo più antico del Paese (1879) e fatto sì che tre giocatori (Ismail Byaoui, Gregory Abeni e Andrea Manenti) potessero vivere per tre mesi (dal 14 maggio a fine agosto) un’opportunità unica di formazione culturale e sportiva nella terra degli All Blacks, a Greymouth, vestendo la maglia del Blaketown dove è cresciuto Paul Griffen.  
Ogni anno il club si impegna affinché i giovani possano vivere l’esperienza di potersi confrontare all’estero con i loro coetanei e la meta preferita delle squadre giovanili è stata la Francia. 


Così, dopo l’esperienza vissuta dal minirugby a Tolosa e l’impresa compiuta a Metz dall’Under 14, capace di vincere il Challange Julien Lajoye, è arrivato anche il turno dell’Under 16, ospite del Montpellier Herault. 
E in questo caso, considerato il livello di gioco degli avversari, l’asticella si è alzata di molto. 
D’altra parte lo stadio Yves du Manoir (Altrad Stadium) di Montpellier è la casa del club che si è classificato al secondo posto nel Top 14, ad un passo dal titolo di Campione di Francia. 
Con un’emozione enorme provata all’entrata degli spogliatoi dello stadio proprio davanti al posto riservato all’apertura degli All Blacks, Aaron Cruden, i ragazzi guidati dai tecnici Arnaud Brunelli e Vittorio Franzoni sono scesi in campo per un allenamento congiunto con i pari età del Montpellier. 
Nel pomeriggio l’atteso test match, in cui era scontata la vittoria dei francesi, ma a fronte di un’esperienza assolutamente positiva, come ha sottolineato Arnaud Brunelli. 
“Siamo rimasti in partita per un tempo intero, poi il Montpellier ha fatto la differenza. 
Quella francese è una squadra omogenea, dall’elevato tasso tecnico e completa in ogni ruolo trattandosi, a tutti gli effetti, di una selezione che fa da riferimento a molte società della regione. 
Abbiamo avuto modo di constatare che stiamo lavorando nel modo giusto perché le nostre metodologie di allenamento sono del tutto simili alle loro, inoltre diversi ragazzi hanno dimostrato di non aver nulla da invidiare agli avversari. 
E’ nel collettivo che il Montpellier ha mostrato una compattezza e una solidità notevoli”. 
La compagine Under 16 del Rugby Rovato ha comunque, una volta tornata in Italia, suggellato un anno ricco di soddisfazioni cogliendo due successi di prestigio. 
I ragazzi allenati da Renato Rizzetti Mattei e Arnaud Brunelli hanno conquistato il primo posto nella quarta edizione del Torneo Bon Prix-Memorial Alberto Rondo che si è disputata a Biella. 
Il bilancio finale del torneo è stato di quattro vittorie e un pareggio, quest’ultimo ottenuto nella gara con la selezione valdostana, lo Stade Valdotain. 
Al secondo posto si sono classificati i Francesi di Aix Les Bains, seguiti dalle due formazioni del Biella RC, dalla rappresentativa della Valle d’Aosta e dal Rugby Delebio. 
La stagione è finita con la vittoria nel torneo Seven di Gussago nel quale il Rovato ha preceduto il Rugby Calvisano, la squadra che, solo un mese prima, aveva conquistato il campionato Elite. 
Tornando al discorso iniziale, la crescita del club non può che trarre giovamento da queste competenze ed è la strada che è stata nuovamente intrapreso. 
Byaoui, Abeni e Manenti non sono che i primi ad averla ripercorsa ma altri giovani potranno seguire le loro orme nei prossimi anni e, come è accaduto nel passato, c’è già chi è pronto a fare il percorso inverso. 
Ad agosto, dalla Nuova Zelanda, arriverà a Rovato Lewis Jackman che la prossima stagione vestirà i colori rosso blu. 
Un altro sogno si è avverato: portare per la prima volta una nostra squadra in tournee nell’emisfero Sud. Grazie anche alla preziosa collaborazione di Neal Penrose, un amico sudafricano che a metà degli anni ’80 giocò con i Natal Sharks e, per due stagioni, con la maglia del Rovato il progetto ha preso forma. 
L’Under 18 del Rugby Rovato è volata verso Città del Capo, la spedizione bresciana è composta da 32 persone: 24 giocatori, i tecnici Enrico Arbosti e Daniele Porrino, il preparatore atletico Alessio Curione, lo staff medico con i dottori Gianbattista Botticini e Federico Quaglia, il dirigente responsabile della categoria Lino Loda e 2 accompagnatori. 
La struttura tecnica di rifermento durante la settimana di permanenza a Cape Town è stata l’Academy del Western Province Rugby, il team che insieme con i Boland Cavaliers dà vita agli Stormers. 
Fin dal giorno del loro arrivo i ragazzi hanno svolto una seduta di lavoro nella palestra del club. 
La mattina seguente c’è stato il primo contatto col terreno di gioco, in programma una seduta d’allenamento con lo staff dell’Academy per preparare la sfida con i pari età del WPR disputata il giorno dopo, giusto in tempo per assistere al terzo test match tra gli Spingboks e l’Inghilterra. Oltre agli impegni agonistici, c’è stato modo e tempo da dedicare all’aspetto turistico e ludico della trasferta, come la visita al Waterfront, il famoso centro storico del porto, quella in battello alla Seal Island, il safari all’Aquila Game Reserve e la gita sulla vetta piatta della Table Mountain che sovrasta la Città.

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