La Nuova Zelanda accoglie il Rugby Rovato

Ritratto di Massimiliano Magli

I tre giocatori del Rugby Rovato Andrea Manenti, Ismail Byaoui e Gregory Abeni, dopo aver concorso alla promozione della squadra in Serie B, sono partiti alla volta della Nuova Zelanda, destinazione Greymouth. 
Nel Paese dei mitici All Blacks fino alla fine di agosto vestiranno la maglia del Blaketown RC, il club d’appartenenza di Roberto “Willy” Colnago, ex giocatore del Rugby Leonessa che da anni si è trasferito agli antipodi e che ha contribuito in modo determinante affinché il Rugby Rovato potesse riallacciare i rapporti con un mondo così ricco di tradizione rugbistica e di valori tecnici enormi. Paul Griffen, divenuto leggenda azzurra e ancor prima capitano del Rugby Calvisano, ha mosso i primi passi proprio nel Blaketown. 
Nel mese di luglio il responsabile tecnico del Rugby Rovato, Daniele Porrino, è volato a sua volta in Nuova Zelanda per esaminare in prima persona il percorso intrapreso dai suoi ragazzi e per stringere accordi con i college locali al fine di dare continuità al progetto offrendo la possibilità ad altri giovani bresciani di vivere la stessa esperienza. 
Nel breve resoconto del suo viaggio Daniele Porrino si è soffermato su tre luoghi e su altrettanti momenti particolarmente significativi vissuti a Greymouth, Wellington e Auckland. Queste le sue parole: “Greymouth è situata nell’Isola del Sud, sulla West Coast. Un tempo centro minerario molto ricco e popolato, ha visto col tempo un notevole decremento demografico. Ovviamente anche il numero delle squadre ne ha risentito ma da queste parti il rugby è vissuto in modo davvero intenso, focoso, passionale e ruspante. Allenamenti duri in palestra e sul campo, poi il sabato la partita di campionato, caratterizzata dalla grande fisicità nei contatti, e al termine un terzo tempo lunghissimo fedele ad un rituale tradizionalmente consolidato. Il momento conviviale è costituito da un ricco banchetto introdotto dai discorsi del presidente e del capitano del club ospitante che nominano i due migliori giocatori della propria squadra (un avanti e un trequarti), altrettanto avviene successivamente, quando la parola passa agli ospiti. Siamo immersi nella natura, in un paesaggio per noi inusuale, quasi irreale, circondati dal verde della campagna, con greggi di pecore, mucche e altri animali domestici a far da spettatori. Il clima in questo periodo è freddo, spesso ventoso e piovoso; la gente è verace, spontanea e accogliente, si esprime con un inglese a volte difficile da comprendere ma siamo entrati presto in sintonia. I nostri tre atleti, Ismo, Gregory e Mane, si sono ben integrati. Si guadagnano vitto e alloggio lavorando presso un’azienda per la lavorazione del pesce di proprietà di uno degli sponsor del club. Poi si allenano duramente in palestra e sul campo, tanto che nelle partite del sabato si sono sempre fatti onore, mentre nel giorno libero, la domenica, ci hanno raccontato di aver visitato dei luoghi stupendi. L’amico Roberto Colnago, il nostro contatto in questo luogo agli Antipodi, qui è ormai di casa, vive in un piccolo cottage ed è ben voluto da tutto il paese. Wellington, la capitale. E’ la prima città che si incontra nell'Isola del Nord e arrivando col traghetto ci si accorge che, rispetto a Greymouth, è tutt’altro mondo. Una lunga teoria di case in stile vittoriano celano una città modernissima, tutta da scoprire, e la vista sul mare è stupenda. Nei giorni della nostra permanenza è venuta a trovarci anche una balena. 
A Wellington abbiamo incontrato John De Gregorio, allenatore della squadra under15 del San Patrick's College che lo scorso ottobre avevamo avuto il piacere di ospitare a Rovato, inoltre abbiamo conosciuto Charlie Fuller, Coach & Rugby Development Officer del Wellington Football Club & Wellington Rugby Football Union. Grazie anche al prezioso supporto di Roberto Colnago abbiamo concluso un accordo, per la prossima estate, che offrirà a molti giovani del Rugby Rovato, ma anche ad eventuali giocatori di altre società interessate, la possibilità di trascorrere sei settimane in Nuova Zelanda per un corso dedicato al rugby e allo studio della lingua inglese. Gli atleti parteciperanno alla vita scolastica e a quella sportiva, potendo far parte di una delle innumerevoli squadre giovanili del college, mentre nel fine settimana saranno ospitati da una famiglia neozelandese.  Per i ragazzi già maggiorenni abbiamo stipulato un accordo con l’Academy del Wellington RFU, il secondo club più antico del Paese. Potranno vivere una grande esperienza a contatto con un rugby di altissimo livello e, aspetto da non sottovalutare, le porte del club saranno aperte anche alle “Queens”, il settore femminile del Rugby Rovato. 
Durante la permanenza a Wellington il nostro piccolo atleta Federico, che ci accompagnava con la mamma Chiara, responsabile tecnico del settore femminile, ha vissuto tre giorni di “Holiday Camp” (Train Hard, il nome) insieme con tanti altri bambini del luogo e, piacevole sorpresa, proprio quando sono arrivati a far visita al camp alcuni giocatori degli “Hurricanes”, la squadra del Super Rugby che annovera tra le sue fila molti All Blacks. 
E’ stata un’esperienza intensa e proficua che ci ha consentito di confrontarci sull’attività svolta con i più piccoli e di osservare le metodologie di allenamento degli “Hurricanes” stessi. Il discorso tecnico, appena avviato, riprenderà ad ottobre, quando Charlie Fuller verrà a trovarci per sei settimane e lavorerà con noi nelle scuole del territorio, oltre a seguire da vicino tutte le categorie del rugby Rovato, così da poter avere un confronto continuo e un momento di crescita importante per tutti i nostri tecnici. 
Auckland, la città che si affaccia su due baie, la più grande e popolosa area metropolitana del Paese. E’ il luogo di cui conserviamo il ricordo più toccante, quello dei tanti amici ed ex compagni di squadra incontrati per l’occasione. Giocatori che a Rovato, e non solo, hanno scritto magnifiche pagine di storia rugbistica. La famiglia di Dion Kingi, che allena la squadre del figlio in un college cittadino, Tony Mika e Rima Wakarua, quest’ultimo con l’inseparabile moglie. Grandissimi giocatori di Rovato e Leonessa. Lunghe chiacchierate, ricordi indelebili del passato e un sogno nel cassetto, quello di ritrovarsi un giorno tutti insieme a Rovato per una grande rimpatriata”. 

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