Il racconto di Alfredo, dal 1934 al 1945: l’infanzia e adolescenza, da sette anni fino al termine della Seconda guerra, in Conventino. A 33 anni, la mamma Celeste lascia orfani tre figli. I due maschi andranno in orfanotrofio, vicino alla chiesa di Santa Maria, la sorella dagli zii a Milano. Alfredo, il fratello maggiore, la rivedrà solo dopo i 18 anni di lei. Oggi, per Alfredo, Paolo Bocchi è l’unico grande amico del Conventino rimasto.
Ero un numero: il 14
Di notte, quando non dormo, mi alzo e scrivo:
“Sono un ragazzo di 89 anni, numero 14. Un numero che oggi come oggi, dopo 71 anni mi risuona ancora nelle orecchie: 14. Ti davano il numero, per quando serviva il cambio vestiti. Vorrei tornare bambino, giocare con dei balocchi sul viale di uno splendido e ordinato giardino. Ma ecco, si fa presente un pesante destino, che mi prende per mano, mi porta lontano, molto lontano verso quattro tristi mura della mia infanzia chiamate: Conventino”