Ore cruciali per il futuro dell'Alumec di Rudiano. Alumec Srl, guidata da Adriano Scalvini, si è presa alcuni giorni di riflessione delle adesioni alle proposte della proprietà, ritenuto insufficiente rispetto quanto previsto dall'azienda.
La mezzanotte tra martedì e mercoledì era infatti il termine ultimo per aderire alle condizioni contrattuali fissate dalla ALU.M.E.C. Srl nella complessa operazione di rilevazione della precedente Spa fallita nel 2013 (curatore Giovanni Rizzardi).
Soltanto 64 dei 109 dipendenti hanno firmato l'accordo proposto: «Non voglio esprimermi compiutamente in questo momento – ha detto Scalvini – certo non abbiamo ancora molta strada da percorrere e gli spiragli di una soluzione si sono ridotti ulteriormente».
Una risposta più chiara potrebbe arrivare lunedì, quando Scalvini si sarà consultato con i suoi consulenti ma anche confrontato ulteriormente con i sindacati.
In un momento terribile per la nostra economia, checché ne raccontino certi politici che poco hanno a che fare con le mani sporche, il sacrificio e il lavoro duro, a Rovato emerge straordinario il primato dell’azienda artigiana Falegnameria Serra.
Ad essa è andato il riconoscimento di Impresa storica, con relativa iscrizione al Registro delle imprese storiche.
Un traguardo fondamentale per l’economia locale rovatese, perché questo titolo conferma presenti ancora sul nostro territorio artigiani di grande qualità che da oltre cento anni si cimentano in questo settore.
Un vero e proprio primato che ha visto Gianfranco Serra, discendente di più generazioni, raccogliere il frutto di un duro e lungo lavoro, tramandato dal bisnonno sino a lui.
Si è riunita giovedì la conferenza di presentazione del progetto Trafilerie Gnutti destinato a un nuovo insediamento industriale destinato all'alluminio.
Tre milioni di euro con cui verrà realizzata la nuova sede della Compagnia dei Carabinieri di Chiari che serve un bacino di 34 Comuni e 13 caserme. Cento il numero dei dipendenti stimati per la nuova industria una volta andata a regime. E infine 120 i milioni di euro investiti per il nuovo complesso industriale.
Un pezzo di storia bresciana e italiana con le palle se n'è andato. Luigi Lucchini, il re dell'acciaio, è morto a 94 anni. Una lunga e meritata vita, una morte decorosa per l'età raggiunta. Il resto è intuito, compresa, si spera, la vendita ai russi della sua azienda avendo consegnato alla Severstal il suo colosso. Un colosso che spaziava da Brescia a Piombino e che era noto in tutto il mondo, per rotaie, laminati, billette ecc.
Già presidente di Confindustria dal 1984 al 1988, cavaliere del lavoro a 56 anni, rappresenta un pezzo enorme dell'industria italiana, quella che per intenderci si sta traformando in un'officina, per di più in debito.
Lo seppelliscono la nostalgia per il grande Paese dei G7, oggi di fatto "G come Galbusera", il rispetto per i grandi capitani di impresa e i pregiudizi che inevitabilmente su un grande imprenditore finiscono come i cavoli a merenda. Figlio di un fabbro ha costruito un impero.
Sembrano rientrati i dissapori tra i dipendenti (impiegati vs operai) alla Piceni Serramenti nella trattativa sugli incentivi di uscita per la chiusura della fabbrica. In giornata l'assemblea ha confermato con l'unanimità (solo un astenuto) la linea dei sindacati che lunedì andranno a confrontarsi per l'ultima volta con la proprietà.
Sul piatto 1,4 milioni di euro per i 70 dipendenti.
Salta l'accordo sulla campagna di straordinario al sabato che l'azienda controllata dal colosso Medtronic aveva chiesto ai lavoratori dei due stabilimenti, di Roncadelle e Torbole Casaglia. Questo nonostante la prima consultazione sulla posizione sindacale aveva dato esito positivo anche se con dei chiari distinguo.
Cassa integrazione a raffica per la Polieco di Cazzago San Martino, azienda di riferimento della nostra zona impegnata nella realizzazione di ogni genere di tubi e corrugati, oltre che con l'azienda consorella, nella creazione di tombini in plastica.
Dopo la cassa integrazione conclusasi il 2 giugno, il 10 giugno è ripartita una nuova Cig che ha lasciato di sasso le maestranze, sempre più preoccupate dalla sorte dell'azienda, dopo che già alcuni mesi fa era stata introdotta la possibilità di affidare la logistica di piazzale a una cooperativa. Possibilità poi respinta.
Rassicuranti le risposte dei sindacati, a partire da Rino De Troia (Femca Cisl): «Metterei la firma su una situazione del genere rispetto a quanto sta accadendo in altre aziende. Certo se il mercato tirasse sarebbe meglio».