Lettere al Direttore

29
Giu
2017
Ritratto di mavi

I malati oncologici chiedono più rispetto

Buongiorno, vi scrivo per segnalare una manchevolezza presso il CUP dell'ospedale di Chiari.
Sono una paziente oncologica e spesso, vedasi il Laboratorio di analisi cliniche dell'Ospedale in questione, ho l'opportunità di accedere a una corsia privilegiata con la prenotazione prioritaria.
Questa mi sembra una forma di tutela sociale doverosa verso pazienti che vivono una situazione di disagio fisico e morale legato agli effetti collaterali della chemioterapia, alla difficoltà di stare in piedi dalla mezz’ora a diverse ore presso uno sportello, o in una sala senza posti a sedere, con tutti i rischi legati al contagio con eventuali batteri e virus.
Al CUP dell’ospedale di Chiari non è assolutamente prevista questa attenzione, e oggi davanti a una sala gremita di pazienti in attesa, avevo davanti 22 persone e nemmeno posto a sedere.
Sono stata costretta a rinunciare a effettuare le mie prenotazioni e tornare a casa.

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01
Mar
2017
Ritratto di mavi

Appalti, condannati Lancini e Rosa

Caro Direttore,
  tre anni a Oscar Lancini, all’epoca dei fatti sindaco di Adro ed oggi Vice Sindaco.
Un anno all’attuale sindaco Paolo Rosa. Assieme a loro condannati anche altri 7 imputati. Imprenditori, amministratori e funzionari del Comune. Le condanne per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e falso in atto pubblico (solo per Lancini).
Ai condannati è stata inflitta anche l’interdizione dei pubblici uffici per 5 anni. Pena che diverrà effettiva se e quando diverrà definitiva la condanna della pena principale, oggi comminata in primo grado. Secondo il Tribunale sono stati pilotati gli appalti per la realizzazione della nuova area delle feste del Paese e falsificate delle delibere. Per permettere di far realizzare le opere ad un gruppo di imprenditori amici.

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28
Feb
2017
Ritratto di mavi

Avis, nasce il gruppo comunale

Tappa storica per la comunità

Caro Direttore,
è nato il gruppo avis comunale di Provaglio d’Iseo. Alla presenza del segretario provinciale Luigi Spada,  32 promotori tra avisini e sostenitori hanno eletto il direttivo.
L’obiettivo del nuovo gruppo, in virtù della sempre crescente necessità di sangue,  è quello di raccogliere sempre più iscritti.
Il vantaggio per un avisino è quello di essere sempre controllato, di avere sangue fresco e rinnovato
dopo ogni donazione, di fare del bene alla propria famiglia, ad altre persone e di sentirsi
a posto con se stessi. Ci troverete tutti i mercoledì sera dalle 20,30 alle 22 e tutti i sabato mattina dalle 9 alle 11  sulla piazza del chiosco a cominciare dal  15 gennaio 2017.
A Provezze potete rivolgervi al bar centrale mentre a Fantecolo potete contattare Gianpietro Orizio. Ricordiamo che si può donare dai 18 ai 65 anni, 4 volte l’anno per gli uomini, 2 volte per le donne.

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24
Mar
2016
Ritratto di mavi

“La morte di nostra madre“

Caro Direttore,
                        voglio rendere partecipi tutti i lettori del vostro giornale della terribile esperienza che io e i miei fratelli abbiamo avuto presso la ***, durante la degenza di nostra madre di 87 anni, ricoverata in questa struttura per due volte consecutive. Premetto che mia madre era stata colpita da ictus da quasi quattro anni in seguito al quale, diventata completamente afasica e costretta a letto, era assistita notte e giorno da me e dai miei tre fratelli.
Il 29 dicembre scorso in seguito all'aggravarsi di una polmonite è stata ricoverata nel reparto di geriatria presso la *** dove è rimasta fino al 4 gennaio scorso. Dopo una prima accoglienza che sembrava essere buona, le cose non sono proseguiete affatto nel verso giusto, a partire dalla poca professionalità e dalla scarsa umanità dimostrata dagli infermieri e dai dottori, con i quali non abbiamo quasi mai avuto occasione di dialogare.

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26
Nov
2014
Ritratto di Redazione

Licenziati i cimiteriali

Protestano i sindacati e coinvolgono anche il Comune di Brescia

Gentile Direttore,

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07
Ott
2014
Ritratto di Redazione

Fantasie apocalittiche di un'Italia che fu

Con il deficit pubblico galoppante causato dalla cattiva e sconsiderata gestione amministrativa dei vari governi succedutasi dall’inizio del periodo famoso del Boom economico, e sulle ali dell’entusiasmo del benessere ballerino e scapestrato, dove chi veramente lavorava, risparmiava, mentre chi ci amministrava, convinti che il bengodi non finisse mai, dava fondo ad assurde spese per accaparrarsi consensi elettorali e creando una folta schiera di furbastri approfittatori e parassiti cronici laddove vigeva la cultura radicata nella storia dove il far fesso con furbizia, è un principio indiscusso, in combutta a quel costume mafioso esportato in tutto il mondo, un “ made in Italy” del quale vergognosamente sono gli artefici i malviventi e dove gli onesti hanno dovuto soccombere e subire l’odioso malcostume.

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