La Protezione civile chiede aiuto per continuare la sua attività

Pesanti le ripercussioni per il furto del camion Iveco
Ritratto di roberto parolari

Era l'ariete della Protezione civile in forza al Parco dell'Oglio, i banditi lo hanno rubato nei giorni scorsi lasciando letteralmente a piedi uno dei gruppi che ha maggiormente lavorato durante la bomba meteo dello scorso agosto a Rudiano. Parliamo del camion Iveco che era stato donato al Gruppo di Protezione civile da un'impresa edile di Roccafranca circa cinque anni fa. I ladri lo hanno rubato nella notte tra domenica e lunedì e impiegato per un furto sulla ferrovia Milano-Venezia in territorio di Coccaglio. Usato e distrutto è il caso di dire, visto che il mezzo, dotato di gru, è stato danneggiato irreparabilmente per caricare e trasferire su un altro veicolo elettrico in dotazione alle Ferrovie gruppi di continuità elettrica e batterie per diverse tonnellate. Giuseppe Paletti, coordinatore del gruppo, ha contattato «Bresciaoggi» dopo che la Polfer ha individuato il mezzo abbandonato proprio a Coccaglio. «Ci siamo trovati un camion ormai inutilizzabile - spiega Paletti - con una portiera divelta, ma soprattutto con i motori ko. Per noi è stato un colpo al cuore, perché questo mezzo, donato dalla famiglia Merelli ci ha consentito di intervenire in modo efficace in emergenze come quelle dello scorso agosto, rimuovendo tonnellate e tonnellate di legname. Ora è di fatto inutilizzabile e la beffa è che quell'evento meteo ci aveva già messo in ginocchio una prima volta: il nostro camper venne distrutto dal crollo di un tetto proprio a Rudiano. Ora non abbiamo più né uno né l'altro». Il mezzo è stato rubato a Orzinuovi, di fronte all'officina di via Aguzzano, dove l'aveva parcheggiato Paletti. «Un furto evidentemente ben studiato - spiega - perché hanno preso di mira un mezzo meno protetto del solito e privo peraltro di assicurazione sul furto». Di qui l'appello del gruppo: «Chiediamo a chiunque abbia un camion a fine vita di aiutarci, in ogni caso sono sempre ben accette le donazioni per poterlo acquistare in autonomia».

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