Orzivecchi dice no a Orzinuovi

Niente fusione: «ci cancellate l’identità».
Ritratto di mavi

Le illusioni di inghiottire l'identità di Orzivecchi sono naufragate per Orzinuovi. E' fallito, almeno per il momento, il progetto della maggioranza orceana, che ha votato a favore nell'ultimo Consiglio comunale, di fondere Orzivecchi con Orzinuovi.
In un'epoca nella quale i servizi dei paesi sono pagati dai rispettivi cittadini e non vi sono casi gravi di indebitamento, l'idea della fusione è apparsa a dir poco balzana a chi scrive.
Anche perché non è con le fusioni che si riducono i costi di gestione, ma con leggi che da anni ammettono di consorziare servizi come polizia locale, servizi sociali, economati, servizi tributi, segretari comunali.
A mio modesto parere, questa mossa della Giunta Ratti è apparsa come un atto di arroganza nei confronti degli orceani e dei residenti di Orzivecchi. Circa 12 mila abitanti orceani che vogliono inglobarne 2700 sotto un'unica municipalità. Secondo voi un bambino, non dico un genio, di Orzivecchi, cosa penserebbe di questa operazione? La maggioranza del bacino elettorale sarebbe sempre orceana e tutte le politiche sarebbero orzicentriche: non dico che Orzivecchi si trasformerebbe in una frazione d'alta montagna ma poco ci manca.
E non parlo di servizi solo, ma anche di identità: lo smarrimento dell'identità è una ferita sociale ben peggiore di un default al bilancio comunale.
Ma come è arrivata questa idea e con quali finalità è ancora più inquietante. La risposta datevela voi.
Giovanni Ferrari, dirigente sindacale a livello provinciale fino ad alcuni fa, residente a Orzivecchi (che ha votato con il suo Consiglio comunale compatto contro la fusione) è indignato: «La politica che ho imparato da Mino Martinazzoli (ministro ed esponente di primo piano della Dc tra gli anni Settanta e Ottanta) era fondata sull'ascolto delle persone. Perché hanno prima portato in Consiglio questa misura senza prima annusare l'aria. E' stato un gesto di prevaricazione. La bocciatura non è una vittoria, ma una salvaguardia della dignità delle persone. Ho sempre lavorato per unire, qui a fine mandato si inventano follie di questo genere, ma stiamo scherzando?».Per ora la fusione non si farà dunque ma il rischio serio per Orzinuovi e Orzivecchi è un altro ed è legato al degrado sociale e sanitario che rischiano le comunità, a partire dal rischio di smantellamento di radiologia e del Nucleo dipendenza (ludopatia, alcolismo e droga). Per non parlare della situazione viabilistica, con una strada di primaria importanza, la sp 2, in condizioni vergognose da decenni (Roccafranca grande meno della metà ha portato a casa traguardi eccezionali sulla viabilità), per non parlare della mai risolta questione della tangenziale di Orzivecchi.
«Sulla viabilità – taglia corto Ferrari – a Orzivecchi hanno realizzato una rotonda disegnata al suolo in pieno centro, tra a provinciale Orzinuovi Brescia e le vie Trento e Matteotti, che non ha senso e ha già procurato seri incidenti: non si fanno rotondine disegnate dove passano i tir. La politica invece doveva occuparsi di attivare la tangenziale pagata con i nostri soldi e riempita con materiali inadeguati... Se fosse stata un'opera privata la tangenziale avrebbero risolto da anni la castroneria che hanno combinato. Invece oggi si preferisce la copertina di lino per coprire il cadavere ucciso due volte alla risoluzione del problema. Questa idea balzana della fusione nacque due anni e mezzo fa nelle sezioni del Pd dei due centri: nei mesi scorsi sono seguite due riunioni che avvennero nella pieve di Orzivecchi e poi al teatro cittadino. Fu un affronto: coinvolgere i due parroci con la scusa di parlare del restauro della pieve per poi cacciare dentro questa causa, innescata dalle due sezioni Pd di Orzinuovi e Orzivecchi. Fu allora che presi la guida di un comitato per il 'no'. Ci sta naufragando sotto gli occhi l'Unione dei Comuni della Bassa fatta con l'intento di dividere costi, ridurli, migliorarsi e questi pensano a mandato concluso a questa follia. Che la mettano nei programmi elettorali poi vediamo se li voteranno. Orzivecchi ha avuto una crescita importante a tutela della propria identità anche al nuovo parroco don Giuseppe Albini, adesso non toccatecela più questa identità. Se non abbiamo un minimo di memoria del passato non possiamo programmare il futuro. Ma pensiamo un po': per certi amministratori conta di più una roba che ci divide che non una cosa che ci unisce. E' pazzesco». 
Aggiungo io: chi glielo spiega a una famiglia che dovesse perdere una persona cara a quella vergognosa rotonda di Orzivecchi, o sulla ancora più vergognosa strada provinciale da Orzinuovi che cosa sia la politica? Un termine nobile che ci è tramandato da secoli ma che da secoli tradiamo... Politica vuol dire cura della propria famiglia comunitaria...
Quando chiesi a Ratti perché non sistemavano la strada tra Orzinuovi e Roccafranca, oggi più trafficata che sei anni fa (epoca della domanda), mi fu risposto che anche la Giunta provinciale (di destra) non aveva i soldi...
E' questo quello che deve rispondere un cittadino primo? Secondo me no, anche se la Provincia, ieri come oggi, e come sempre, brandisce il bilancio come scudo quando preferisce altre opere a un'altra. Odio la rissa, gli insulti, le mani addosso, ma non porgo l'altra guancia che è una metafora che i biblisti si tormentano ancora oggi a spiegare. Preferisco, anziché porgere l'altra guancia, consentire il perdono, l'amore infine: potrei pubblicare i messaggi inviati da alcuni amministratori orceani, ma a che pro. Rivelano la loro pochezza e la mancanza di rispetto per il pensiero altrui. Voi lo fareste coi vostri figli, i vostri amministrati-figli...? Ma continuate a leggere.
Torniamo a noi. Poi si scopre che in provincia i fondi ci sono per tante altre cose. Dico sempre ai miei collaboratori: ciò che fate, fatelo come se fosse per vostro figlio, perché a vostro figlio va il vostro stipendio, e chiedetevi se in azienda avete fatto tutto come se quel progetto, quella telefonata, quella sciocchezzuola amministrativa sia stata fatta con il cuore e la devozione che avete per la vostra famiglia.
Se dovete seguire un insoluto fatelo come se fosse per la vostra famiglia, non per un'azienda che «tanto non è la mia»... Pazzi: le assunzioni di un cosiddetto dipendente (termine peraltro inaccettabile, «dipendente» da cosa?) contengono tanto amore come l'adozione di un figlio che non avete potuto avere: gli amministratori adottano centinaia di famiglie, lo sanno questi amministratori?. L'azienda va amata, la comunità va amata... Voi amministratori siete stati adottati da noi e noi avete adottato!
Ecco perchè adoro il progetto di Beppe Grillo. Quanti rincoglioniti e disonesti non ci saranno in questo Movimento? Ve lo dico io: tanti e forse più, visto che è in crescita di consensi, degli altri partiti. Ma dove sta la differenza di un padre che fonda una famiglia se non nella capacità di sospenderli? In una famiglia il padre li può anche curare, in un movimento o in un partito questa possibilità non c'è se non marginalmente, e l'allontanamento è il gesto di amore verso la comunità più coerente e doveroso che ci sia. E' un esempio cari miei, non è un tifo quello per i 5 Stelle: se il Pd avesse aperto alla richiesta di iscrizione di Grillo e il Pd fosse diventato come i 5 Stelle oggi il Pd sarebbe il governo dei più deboli... Invece è stato il governo delle banche e dei più arroganti. E lo aveva fatto per diventare reale sentinella nei confronti della deriva berlusconiana. Invece ci siamo trovati a rimpiangere Berlusconi: perché a tavola preferisco avere uno che so chi è, ossia un pregiuicato e un truffatore, che non un finto poliziotto come il Pd. I miei figli se accolgo un bestemmiatore mi chiedono spiegazioni ma non mi dicono traditore, ma se i miei figli scoprissero che li tradisco e mento loro è come se avessi tolto a loro il cuore.
Voglio tornare alla famiglia, Magari un amministratore dice «eh ma che paragone forte, la famiglia è una cosa, il comune è un'altra»... Bene, senza citare filosofi e cazzari, vi ricordo che nella famiglia a cui dedicate e dedichiamo tutta la nostra vita si registrano delitti e tradimenti che non avvengono in egual modo nella politica.
Ci rendiamo conto che quando si pensa a un'Amministrazione come cosa diversa dalla famiglia compiamo un errore macroscopico? L'Amministrazione a cospetto di una famiglia è un passeggiata ed è un'occasione di crescita enorme perché ciò che facciamo lo facciamo per migliaia di figli, non solo per i nostri, e per fortuna non ci sono mogli e mariti pronti ad accoltellarci, se non in misura infinitesimale, poiché esistono più divorzi e coniugi uccisi che non sindaci.
E' forte il paragone ma l'avete colto, ne sono certo. Vi voglio bene: curate il guanciale, non solo quello del maiale, ma anche quello su cui vi addormentate. La coscienza e il sonno sono la carezza di Dio... se si sporcano il tormento è indescrivibile, ma soprattutto inesorabile, non pensate di sfuggirvi.

 

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