a cura di G.M.F.

21
Mar
2017
Ritratto di mavi

Iseanità e filastrocche

L’ultima occasione per gli iseani di affermare  ed un  po’ nostalgicamente rimpiangere “l’iseanità”, per alcuni ormai scomparsa, è stata la apertura - ricordo all’Arsenale  della mostra di opere significative dello scomparso Franco Fava, uno tra i più grandi poeti dialettali di Brescia e fotografo raffinato di persone e luoghi di Iseo e dintorni.
Al momento dell’inaugurazione, tra i molti  iseani  presenti  si sono scambiati i ricordi del novecento, con il richiamo in dialetto di altri personaggi, spesso ricordati in filastrocche che riproduciamo con convinzione e nostalgia, per lasciare una traccia dell’ambiente e dei costumi di allora ad Iseo.

“BIGIO DE PINCIO”

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23
Feb
2017
Ritratto di mavi

I facchini, antico lavoro scomparso a Iseo

L’economia iseana è vissuta per decenni sul lavoro nei servizi e quindi sui posti in ferrovia, all’Ospedale, negli uffici statali del Registro, delle Imposte e Catasto, nel commercio e nell’interscambio con il territorio circostante, con tutto il lago fino alla Valle Camonica.
Il carico delle merci dalla ferrovia ed i barconi del lago necessitava la presenza e disponibilità di particolari lavoratori, addetti senza orario e contratto al sacrificio più pesante: i facchini.
Figure di uomini raccontate con delicata narrazione da Tullio Bonfadini nella serata al “Caffè Letterario” del bar Porto a maggio dello scorso anno, conversazione e lettura che il Giornale di Iseo ha già avuto modo di anticipare con il testo-ricordo delle lavandaie.
Chi fossero “i facchini” e come gestivano la loro giornata di duro lavoro è riprodotto nel testo qui trascritto, da leggere tutto d’un fiato.

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