Conosciuta localmente come “sardina” è in realtà un agone, ma è chiamata sardina per la sua particolare forma, simile a quella del noto pesce marino.
Gli esemplari più comuni raggiungono una lunghezza di venti centimetri.
La pesca si pratica tutto l’anno, tranne nei mesi primaverili della riproduzione.
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Il pesce è subito eviscerato. Successivamente le sardine sono lavate in acqua corrente e lasciate per almeno 48 ore sotto sale.
Dopo questo breve periodo di salatura sono poste a essiccare al sole e all’aria del lago per circa trenta o quaranta giorni.
Le sardine si infilano, una ad una, in questi fili. Si chiamano archèc in dialetto locale.