- L’insopprimibile forza del vero dribbla l’accortezza e spinge le parole della realtà.
- Non è sapere di non sapere; è sapere di sapere quello che si sa, ossia l’umana imperfezione.
- L’uomo nasce sottoposto: non nasce libero, è stato messo al mondo.
«La cultura è il superfluo indispensabile»
- Paul Nizan: «Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che è la più bella stagione della vita»
- «una civiltà che del linguaggio ha fatto il proprio fondamento prende a dubitare del linguaggio stesso, (dubita), implicitamente, di se stessa»
- Einstein: «La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca».
-Seneca: (a consolazione di una Madre) «Le esigenze del corpo sono minime: un riparo dal freddo e l’alimento che basta ad estinguere la fame e la sete».
Si agisce, si lavora per il semplice sfuggente presente, quasi mai uno sguardo al passato per il domani se non per il dopodomani dove il sempre diverso del divenire è mutevole a sorpresa ed a volte deludente, e la realtà del vero a volte sovrasta. Momenti attuali pone a disagio i maestri cantori della libera individualità dei seppur legittimi interessi, carenti verso la solidarietà e all’altrui bisogno.
Maestri del tempo superbo e sciocco che a volte dicono parole felici di parlare in convenienza che convinzione, oltre il minimo concetto della convivenza che è o dovrebbe coesistere con l’almeno minimo comune benessere, morale e materiale.
Da poco sui media la notizia di uno spettacolo allestito con disabili: «È una riflessione su quanto questa epoca sia tanto social e poco sociale, mentre per loro il rapporto fisico è importante. Per loro l’abbraccio è un gesto importante, un gesto di accoglienza, di perdono, è un gesto rivoluzionario».
Si notano a passeggio accompagnati da parenti o con gli accompagnatori, al bar per lo spuntino, si vedono in manifestazioni sportive e non a loro misura, sempre gioiosi osservano tutto curiosi di tutto e di tutti.
Sono loro: disabili nella mente, meno nel pensiero, poco nel fisico: sono Uomini e Donne a titolo pieno. .
Filosofi con un fico secco di filosofia. Sensibili per naturale timidezza e gentilezza. Cuochi senza sapere di ricette. Amano i dolci perché piacciono.
P.g.t. comunale: primo grande tremore: scelte senza disegno avvenire né umano né politico: a che tutto ciò?
È opinione diffusa che nella ripetuta apertura e chiusura delle piccole attività economiche per molta parte incida la professionalità e l’esperienza del conduttore. Allestire, operare, vendere non è per molti e non esperti che forse per mancanza di un lavoro si buttano nell’autonomia. L’autonomia potrebbe avere una punta di anarchico veleno – mors tua vita mea - : la speranza nella cassa, con la sfuggente previsione delle entrate.
Angoscia. L’apoteosi mastodonte Esselunga al contermine. La politica è stata esautorata dagli oneri di urbanizzazione: oneri per feconde entrate. E le Persone? Intanto al Centro Torbiere dirimpetto per respirare il difficile futuro con molte delle serrande già prima chiuse e grossa fetta di clienti intruppati di fronte alla lunga esse, come pure i clienti dei bar là trasferiti e l’angoscia visibile.
Il coraggio, uno non se lo può dare; ma la bulimia dei soldi sì. L’uno. Ingrata patria. Per il pallone nazionale hanno fatto la critica per ingaggio di 1 milione e ottocentomila: sono pronto a discuterne, disse. Manco il tempo di essere sonoramente malamente sconfitto con ignominia lui e la squadra, sceso dall’aereo, di trafelato corre dalla “mamma” con turco contratto a botta di 15 milioni in tre anni, 5 ogni anno.
Cena sotto Il Portico, lunedì 23 Giugno. La serata splendida con un po’ di refolo rammenta che per le iniziative belle e benefiche anche Domineddio ha un occhio di riguardo.
Persone belle, classe con il tocco di fino.
I tavoli tutti occupati, sedie con il fiocco colorato, centocinquanta commensali, e considerato che questo è da diversi anni significa che l’iniziativa ha ottenuto il consenso della Comunità e con solerzia si prenota per non mancare alla serata.
Ci si chiede da molto tempo del degrado morale ed economico del Paese Italia, e perciò stesso anche delle Comunità che compongono il nostro Paese.
A mio avviso si può in parte trovare nella “Lettera firmata” inviata a un periodico locale, in polemica con Legambiente e inerente al ventilato Supermercato a Covelo e che termina con il parcheggio sotto l’Oratorio. Primo fatto: «i soggetti attuatori», come si autodefiniscono, per l’importanza dei temi trattati avrebbero il dovere di dichiararsi con nome e cognome, anche se chi volesse sapere chi sono, come da regolamento, può rivolgersi al responsabile del mensile, ma cosi almeno momentaneamente si nasconde la faccia.