Arriva la ciclopedonale sulla Sp 18

Sarà divisa con un doppio cordolo dalla provinciale
Ritratto di giulia

Nuovo tassello nella viabilità ciclopedonale di Castelcovati. L’Amministrazione comunale ha infatti avviato la realizzazione della pista che consentirà alla mobilità leggera di raggiungere la sp 72 e la relativa ciclabile già presente.
Si tratta di una piccola rivoluzione per la comunità covatese, resa possibile dai fondi di Area Vasta a cui aderiscono anche i Comuni di Chiari, Rudiano e Urago d’Oglio.
La ciclabile è lunga circa un chilometro e affianca sul lato nord la strada provinciale 18, direttrice proibitiva per chi viaggia in bici o vuole spostarsi a piedi. Qui non sono mancati anche incidenti mortali a causa di una curva a S parecchio pericolosa.
Non parliamo poi delle condizioni dell’asfalto di questa strada, ridotta a una pericolosa groviera e di fatto completamente dissestata. Non è l’unica arteria principale di questo genere per l’accesso al Comune.
Anche la tangenzialina di Castelcovati vede problemi di manutenzione soprattutto del verde laterale e delle rotonde.
Veniamo all’intervento: la ciclabile sarà divisa da un doppio cordolo dalla Sp 18 e per realizzarla è stato necessario un esproprio ai proprietari dei terreni a fianco. Mai acquisizione è stata tanto utile visti i benefici che ne ricaveranno ciclisti e pedoni.
I lavori stanno procedendo in modo spedito e per fine aprile saranno conclusi.
La pista raggiungerà l’altra ciclabile sulla sp 72, pure figlia dell’Area Vasta (primo lotto) realizzata oltre dieci anni fa e mediante questa andrà a fare un anello per il centro abitato covatese, legandosi alla ciclabile realizzata sulla tangenzialina.
Altresì procederà con un secondo stralcio per legarsi alla ciclabile in costruzione tra Chiari e Rudiano e diretta al Parco Oglio rudianese. Circa 500 metri, quelli più vicini all’abitato, della nuova pista saranno illuminati. 200 mila euro arrivano dall’Area Vasta (per il secondo lotto di insediamenti) mentre 190 mila euro saranno a cura del Comune.
Il brutto anatroccolo resta purtroppo Roccafranca, che per una scelta nefasta del sindaco leghista Marina Murachelli si tolse dall’Area Vasta perdendo ogni beneficio compensativo. E anche il nuovo pauroso progetto del vice sindaco di allora Marco Franzelli (una logistica da 130 mila metri quadrati a pochi metri dall’Area Vasta di Chiari) si presenta come un’altra devastazione di area verde senza compensazioni adeguate: non è infatti prevista nemmeno una ciclabile legata a questo insediamento. Le speranze di tantissimi cittadini roccafranchesi sono nei ricorsi dei proprietari e di Legambiente al Tar. Il senso dei ricorsi? 
L’ennesima insostenibile devastazione di area verde con in più il danno alla qualità della vita di aziende agricole e proprietari terrieri. 

Vota l'articolo: 
Non ci sono voti