I miei capelli li regalo a chi soffre

Bimba di 10 anni compie un dono ai bambini oncologici
Ritratto di giulia

Ha deciso di tagliarsi la sua lunghissima e bellissima capigliatura per farne un dono a chi, in chemioterapia, deve affrontare un cancro ma anche il dolore di non poter contare più nemmeno su capelli veri.  E’ diffusa la donazione di capelli naturali per queste cause, ma quando a farlo è una bambina di 10 anni è tutto decisamente straordinario, come straordinario è rinunciare a una capigliatura che si coccolava e cresceva da quando era piccola. 
Lei si chiama Giada Vezzoli e frequenta la classe 5 A della elementare di Urago d’Oglio. 
Nei giorni scorsi ha deciso di dare un radicale taglio ai propri capelli, rinunciando anche alla lunga coda che la accompagnava da anni. 
Il suo gesto è stato indirizzato all’associazione Un Angelo per Capello. Tutto è nato in classe, dopo una lettura con la maestra Antonella Andriani. 
«Lo spunto – spiega l’insegnante - lo ha ricevuto da un brano che abbiamo letto in classe a settembre. Parlava proprio di una ragazzina che ha fatto questa scelta. Giada è stata così toccata da quella lettura che ha deciso di contattare l’associazione e recarsi dalla parrucchiera per un drastico taglio. É stato un bellissimo gesto che abbiamo valorizzato a scuola, raccontandolo anche nel giornalino scolastico». 
Giada nei giorni scorsi si è recata da una parrucchiera accreditata di Urago (Adelaide) presso la onlus e ha effettuato il fatidico taglio. «Mi ha colpito molto il racconto letto in classe – spiega Giada – in cui si parlava di questo gesto in favore di una persona che si stava curando per il cancro. Mi sono detta perché no?». 
Il libro è Braccialetti Rossi che ha ispirato anche l’omonima serie tv. 
Giada è una bambina con il sorriso stampato e la serenità in volto, eppure il suo pensiero è stato rapito dalla situazione di tanti ragazzini che in ospedale lottano per la vita. «Non conoscevo questa situazione e il libro mi ha aiutato a capire la sofferenza che provano anche molti miei coetanei. Così è stato davvero bellissimo poter rinunciare a una parte della mia capigliatura per condividerla con chi durante le cure ha diritto a conservare l’aspetto che più desidera». La mamma Miriam Donati si dice entusista della scelta della figlia. «Ha fatto tutto lei leggendo una storia a scuola, ha preso spunto per far crescere i capelli e donarli a una associazione per poter realizzare parrucche per i reparti pediatrici e non solo a pazienti oncologici. Oltre all’associaizone ringrazio anche i parrucchieri che hanno scelto di associarsi alla onlus e di partecipare al progetto».

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