Il 24 maggio torna «Di Corsa con Ely»

La Color Run non competitiva che raccoglie fondi per l’Airc
Ritratto di giulia

Si scrive corsa ma si legge solidarietà. E a Rudiano è l’evento che per partecipazione e coinvolgimento è tra i più sentiti dell’anno, oltre che tra i più delicati dal punto di vista logistico. Come lo scorso anno, infatti, sono previsti migliaia di partecipanti. 
«Di Corsa con Ely» è un fiume di persone, tra chi corre e chi cammina, per dare il proprio appoggio alla lotta contro il cancro. Il nuovo appuntamento con la solidarietà è fissato per venerdì 24 maggio: alle 17 il ritrovo degli atleti presso il campo sportivo di Rudiano in via degli Sportivi, alle 19.30 la partenza contemporanea di tutti i partecipanti con l’arrivo per le 21 a cui seguiranno le premiazioni. 
La corsa non è avvertita come tale, ma come un tributo alla famiglia a Eliana, per tutti Ely, 
scomparsa nel 2011 a solo 52 anni, stroncata da un cancro. Dunque si tratta di una corsa o camminata ludico motoria non competitiva utile per la salute e, soprattutto, a scopo benefico come sostegno alla ricerca con la raccolta di pochi euro per ogni partecipante. 
Rudiano sarà irriconoscibile: l’intero centro storico ma anche la via Madonna in Pratis, verso il fiume, diventerà una sterminata processione di sportivi. Alle 17 come detto il ritrovo, la punzonatura degli atleti, quindi alle 19.30 la partenza della suggestiva corsa giù, verso l’Oglio, destinata a fermare per almeno due ore il centro urbano rudianese e il collegamento con la bergamasca Pumenengo. La corsa si svolge sui 3, 6 e 11 chilometri. Si tratta di una Color Run, quindi lungo il percorso i partecipanti possono scegliere di farsi sporcare di colore dai volontari in uno dei cinque punti colore presenti lungo il percorso. Questa storia nasce dal dolore e dalla voglia di combatterlo con la prevenzione.  A organizzare la corsa è infatti la famiglia di Eliana. Ogni anno migliaia di euro vanno all’Airc in nome del suo ricordo e per evitare che altre mamme possano lasciare i propri figli per questo male feroce.  Questa piccola guerra, trasformata in evento sportivo, è sostenuta dal marito Vincenzo Bonetti, vedovo di Eli, e dai figli Michela, Paolo e Alberto.  «Abbiamo avviato questa manifestazione – spiega Michela – perché mia mamma amava correre e aveva partecipato anche a una maratona. Anche questa volta le emozioni saranno fortissime». 
L’Amministrazione comunale anche quest’anno darà il massimo appoggio logistico con la Polizia Locale, così pure i carabinieri che garantiranno la buona riuscita dell’evento. 
 

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