Il piazzale ex Cinema a Romeo Bosetti
La mattina del 18 gennaio scorso una delle principali piazze di Chiari è stata intitolata ad un grande produttore cinematografico clarense, Romeo Bosetti. Una data scelta non a caso visto che Bosetti è nato il 18 gennaio del 1879.
La cerimonia di intitolazione ha riguardato il piazzale dell’ex cinema-teatro, oggi parcheggio funzionale all’ospedale, dopo la demolizione del 2006 dell’edificio dedicato al mondo degli spettacoli.
L’assessore alla Cultura Chiara Facchetti è intervenuta per presentare la targa di intitolazione a Romeo Bosetti, artista che in Francia ha rappresentato una rivoluzione culturale tra fine Ottocento e i primi del Novecento, fondatore del cinema muto. Bosetti ha contribuito in maniera fondamentale allo sviluppo dell’arte del cinema nel periodo dei fratelli Lumière, diventando punto di riferimento per registi del calibro di Charlie Chaplin.
Ma questa targa ha una dedica “fantasma”, se così si può dire, poiché premia anche lo straordinario lavoro compiuto da Guerino Lorini, storico locale che ha recuperato la memoria di Bosetti, dimenticato e sepolto nella memoria dei clarensi ormai da decenni.
Tant’è che dapprima ha realizzato un libro apprezzatissimo sulla vita di Bosetti e poi ha intrapreso un progetto culturale per convincere il Comune a intitolare questo spazio all’artista. L’Amministrazione comunale ha raccolto la proposta e finalmente dopo quasi un secolo Bosetti è un artista raffigurato dalla toponomastica clarense.
«Voglio ringraziare l’assessore alla Cultura Chiara Facchetti – ha detto Lorini – che ha compiuto un gesto che ritenevo doveroso per la città di Chiari nonché nel suo interesse: intitolare una via o una piazza a un grande artista è un dovere rispetto a tante strade intitolate a politici».
Bosetti, come detto, nacque nel 1879 in una casa a fianco della roggia Castrina. Il padre Giovanni era falegname, ma lasciò il mestiere per dedicarsi alla musica come strumentista in teatri e circhi. Una scelta che spinse Romeo sulla strada della musica, diventando dapprima intrattenitore e «spaccapiatti», ossia protagonista di scene tragicomiche e poi protagonista di pellicole western. Dal 1906 al 1916 realizza oltre 250 pellicole. Poi si dedica al «burlesque», raggiungendo Parigi, fino a diventare produttore dei film che hanno come protagonista «Fantômas», diretti da Luis Feuillad.
Muore il 27 ottobre 1948, a Suresnes, a sud di Parigi.
Nel 1953 tre dei suoi film vengono presentati alla Mostra del cinema di Venezia, poi 52 pellicole sono presentate dalla Rai nel 1968, mentre nel 2001 un’antologia dei suoi lavori è stata proiettata in alcuni musei di Londra.