L'addio ad Andrea, innamorato della montagna
Urago d'Oglio, nel limite delle disposizioni anti-Covid, si radunerà sabato mattina alle 10 per l'ultimo saluto al 25enne Andrea Facchetti, morto in Val d'Aosta lo scorso fine settimana, per un incidente in parapendio.
La salma è stata trasferita a Urago d'Oglio, nell'abitazione di via Francesca 8: da qui procederà verso la parrocchiale di San Lorenzo a Urago d'Oglio. A fronte del disciplinare anti-Covid non vi sarà alcuna veglia. Il giovane alpinista, che lavorava come casaro a Brusson, era in Val d'Aosta da alcuni anni ed era un grande appassionato di sport di montagna. Lascia nel dolore il padre Alberto, mamma Margherita Bergamaschi e le sorelle Elena, Silvia e Raffaella.
Ieri mattina la magistratura si è affidata al mero riscontro oggettivo degli esperti, senza disporre l'autopsia. Le evidenze dell'incidente parrebbero sufficienti a spiegare l'accaduto, pur senza chiarirne l'esatta dinamica. Il giovane è finito a ridosso di un grande canalone ghiacciato nella zona del monte Estoul. Circa 200 metri più in alto è stata trovata la vela rotta, ma con l'imbragatura del tutto integra. Venti metri più sotto i soccorritori hanno invece trovato il casco rotto del giovane. Le ipotesi sono a favore di un incidente successivo al primo incidente in parapendio: si ipotizza cioè che il giovane sia riuscito a togliersi l'imbrago autonomamente, ma che poi sia subentrato un incidente come una caduta accidentale o una pioggia di pietre dall'alto. Ieri mattina, infatti, dopo un primo sopralluogo i soccorritori hanno dovuto lasciare il posto proprio per la caduta di sassi dal versante.
Il giovane era stato individuato lunedì mattina e non si esclude fosse uscito ancora sabato con il suo parapendio. Lunedì mattina sono stati i colleghi del lavoro a lanciare l'allarme. A rintracciare il corpo è stato il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, coadiuvato dalle guide alpine.