Non fermiamo "Il Cammino"

Appello del Pd
Ritratto di Redazione



Caro Direttore, da un suo articolo, che riportiamo di seguito, pone una questione importante e delicata, alla quale il circolo PD non intende sottrarsi.

CASTELCOVATI. Perdite di bilancio per «Il Cammino»: stipendi in forse
Mannaia sui fondi, ora la coop vacilla

Il Cammino di Castelcovati potrebbe fermarsi prestissimo. Pessima notizia per un paese già in ginocchio per la crisi dell´edilizia. Ma tant´è: il sociale ha le gambe tagliate sempre più dagli enti pubblici, che dovrebbero ridurre gli sprechi prima di mettere mano ai tagli dei servizi fondamentali.
«Non so fino a quando riusciremo a pagare gli stipendi - commenta con amarezza la presidente della cooperativa Orietta Galli -. Da Regione e Stato sui fondi sociali si è abbattuta una mannaia. Ormai non ci dormo da giorni e i dati sono quelli di una perdita certa di bilancio, che verrà resa pubblica entro fine maggio e approvata dall´assemblea dei soci a fine aprile».
Si tratta di 37 dipendenti, 36 dei quali soci: la realtà gestisce il Centro socio educativo e il Servizio Formazione alle autonomie di via Giotto, ha la responsabilità assistenziale della casa di riposo e gestisce due case di accoglienza per emergenza con il consorzio In Rete (a Chiari) e il Centro diurno per anziani di Trenzano: la cooperativa fu fondata 28 anni fa da Lucilla Arcari e Roberto Orlandi. Un piccolo colosso in fatto di assistenza se si considera che è nato dal nulla. Ma a mettergli i piedi di argilla sono stati in primis «lo Stato e gli enti che dovevano tutelarci - taglia corto Galli -. Tagliano su tutto e poi chiedono professionalità sempre maggiori».
In caso di perdita elevata potrebbe servire il reintegro del capitale, ma come chiedere tale sforzo a chi magari si è già visto sospeso lo stipendio? Servirebbe un benefattore, di quelli che forse solo Charles Dickens potrebbe immaginare: se ve ne sono ancora, chiamino lo030 7187390. MA.MA.

Caro Direttore,
                 nata molti anni fa, grazie al lavoro e all’impegno di pochi, nel tempo e progressivamente la cooperativa è diventata patrimonio dell’intera comunità di Castelcovati e non solo, grazie al costante lavoro svolto nel campo dell’assistenza e dell’inserimento lavorativo delle persone diversamente abili. La cooperativa sociale “Il Cammino” nasce nel luglio 1987 con lo scopo di perseguire, con spirito mutualistico e senza fine speculativo, l'interesse generale della comunità alla promozione umana ed all'integrazione sociale dei soci e non soci, mediante la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi a favore di persone bisognose di intervento sociale”.
Fosse anche solo per questo motivo, Il Cammino meriterebbe di essere aiutato e sostenuto.

Se poi consideriamo quantità e qualità delle attività svolte, dimensioni economiche, numero degli addetti, non possiamo non cogliere come la nostra cooperativa sia anche diventata una realtà economica tra le più importanti del territorio. E questa valutazioni diventa prioritaria in un periodo di grave crisi occupazionale, che sta riducendo di molto il potere di acquisto delle famiglie.
Considerando infine il settore nel quale opera la cooperativa non possiamo non cogliere quale grave situazione di disagio verrebbe a crearsi per le persone inserite e le famiglie, nella malaugurata ipotesi di chiusura.
Queste ed altre considerazioni aiutano a comprendere la necessità che la cooperativa venga aiutata e sostenuta in ogni modo.
Ben vengano quindi gli aiuti dei privati, che anche l’articolo sollecita. Ma è chiaro a tutti che questi possono contribuire ad affrontare una situazione contingente ma da soli non sono in grado di garantire interventi strutturali in grado di rilanciare in prospettiva le attività economiche, presupposto imprescindibile per la continuità a valenza sociale.
Per fare questo è indispensabile che intervengano tutte le Amministrazioni comunali che negli anni hanno beneficiato del lavoro della cooperativa, a cominciare dal nostro Comune.
Al nostro Sindaco, al quale riconosciamo sensibilità al problema, chiediamo di attivarsi in prima persona per garantire risposte adeguate alle domande poste dal Cammino, per bocca della sua Presidente e formuliamo alcune proposte operative.
Come primo passo proponiamo la convocazione di un Consiglio Comunale aperto, come momento fondamentale di sensibilizzazione e coinvolgimento della comunità e sede nella quale possano essere individuati interventi di sostegno economico immediato e straordinario, che passano necessariamente dalla ridefinizione delle priorità degli interventi.
Successivamente, ma in tempi stretti, chiediamo al Sindaco di farsi promotore di un incontro tra tutte le amministrazioni comunali che hanno beneficiato e beneficiano del lavoro della cooperativa, con l’obiettivo di ottenere adesioni ad un piano di rilancio del Cammino, che veda insieme interventi economici straordinari ed affidamento di attività economiche remunerative nei settori di competenza della cooperativa, attraverso il ricorso alle forme di affidamento diretto previste dalla Legge.
Chiediamo infine al Sindaco che sostenga la nostra cooperativa nei rapporti con le altre realtà cooperative, in modo da rafforzare la tutela ed il potere contrattuale di questa singolare esperienza, della quale tutta la comunità di Castelcovati è orgogliosa.
Per queste iniziative assicuriamo al Sindaco e al Consiglio Comunale il nostro sostegno.

Pd - Sezione di Castelcovati

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