Presentata la Microeditoria, si farà dall’11 al 13 novembre

«Un ponte di libri» è il tema della Rassegna
Ritratto di mavi

«Nel Seicento si riuscivano a pubblicare a stento 50, 60 copie di un libro, ma quei libri ce li abbiamo ancora oggi e li possiamo leggere nelle biblioteche. Come resteranno a lungo anche le piccole tirature di oggi. Invece le mie audiocassette di musica classica e i floppy disc con i miei studi universitari sono ormai pressoché compromessi dopo poco più di vent'anni». 
Se servisse un messaggio efficace a favore del libro, e del libro di carta, quello del docente medievalista Gabriele Archetti non farebbe una piega. Il presidente di Fondazione Cogeme ha pronunciato questo esempio a fianco del sindaco Massimo Vizzardi che ha tenuto a battesimo la presentazione della ventesima edizione della Rassegna della Microeditoria italiana.
Un'ode al libro dei libri, ossia quello cartaceo, che rappresenta ancora oggi un riferimento imprescindibile per garantire la tradizione della cultura.
«Un ponte di libri» è il tema della Rassegna che si svolgerà dall'11 al 13 novembre in Villa Mazzotti, con ospiti come Toni Capuozzo (a trent’anni dal conflitto nei Balcani), Alex Corlazzoli (con un libro su Paolo Borselino), Angelo Piero Cappello (con un volume sul fascismo), Giuliana Sgrena (le donne e l'inganno della religione), Omar Pedrini (per la prima volta nei panni dell'editore), Piero Dorfles e Giordano Bruno Guerri.
Il programma definitivo sarà presentato dopo l'estate, ma sono stati espressi tanti propositi e auspici, come quello del sindaco: «sono certo che Chiari, prima Capitale del Libro, sappia trovare gli accenti giusti per inserirsi nella scia di Brescia e Bergamo capitali della cultura del 2023».
Paolo Festa, presidente dell' associazione organizzatrice L'Impronta, e la direttrice artistica Daniela Mena, hanno celebrato le loro «nozze» di porcellana, ricordando che «senza il gruppo e i volontari che ogni anno si aggiungono e sostituiscono quelli che lasciano sarebbe stato impossibile arrivare sino a oggi».
Cappello, direttore del Centro per il libro e la lettura del Ministero delle politiche culturali, ha ricordato «l'imprescindibilità di eventi come la Rassegna, in grado di attirare e sviluppare una mission fondamentale come l'invito alla lettura».
Marco Gussago (Rete bibliotecaria bresciana) ha ricordato come «le biblioteca e il loro patrimonio, con milioni di libri, rappresentano un pozzo di garanzia alla continuità del nostro sapere, in grado di unire culturalmente anche comunità paradossalmente vicine ma ignare dell'identità di origini e tradizioni».
Tra gli interventi anche quello di Anna Giunchi (segue la rassegna sul fronte digitale in nome del padre e maestro Giorgio) e di Fabio Bazzoli, direttore del sistema bibliotecario Sud Ovest Bresciano, che ha evidenziato «l'importante ruolo della piccola editoria: sono così bravi che a volte pretendiamo da essa le stesse performance dei grandi editori».

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