Sorgenia, brutta risposta sui giovani

Gentile Sorgenia,
premesso che questa opera non è stata voluta da chi era più importante dei cosiddetti organi preposti che voi citate. Odiata e rinnegata dalla comunità di Roccafranca e dal suo Comune, odiata dal Parco Oglio, voi avete preso in gestione un ecomostro che solo una stolta politica consente di definire a norma di legge. E’ invece ben altra la realtà dei fatti: questo è un delitto ambientale firmato dalla politica più solta, quella delle Province, che sta autorizzando anche parecchi poli logistici. Firmando insieme a Comuni conniventi variazioni urbanistiche che finiscono per distruggere area verde e insozzare l’aria della nostra pianura a dispetto del fatto che siamo giù una pattumiera mondiale di smog e rifiuti. Quindi sciacquatevi la bocca quando parlate delle nostre comunità che nulla hanno a che vedere con le vostre mire vergognose a livello economico. Siete, a dispetto della vostra dimensione, una società deprecabile sul fronte ambientale, perché se tutto è a norma di legge non significa che tutto vada bene e sia gradito alle comunità su cui allungate le vostre mani. Quanto all’accaduto vedo confermata il vostro spirito molto “legato” alla comunità: siccome delle barriere (evidentemente anche poco salde) sono state abbattute da presunti giovani voi subito passare alla Procura?
Io subito avrei interrogato il vostro tecnico e realizzato qualcosa di più robusto.
Ma del resto siete Sorgenia, mica una Pmi delle nostre che si fa su le maniche e bada al sodo quando ci sono problemi come questo.
Adesso aspettiamo la morte di qualche giovane?
Il direttore Massimiliano Magli
Riportiamo la lettera di Sorgenia dei giorni scorsi
Caro Direttore,
in risposta all’articolo “Tuffi al Chiusone – È un pericolo l’area va cintata” pubblicato sul vostro giornale ci preme fare alcune precisazioni. Già in data 7 giugno Sorgenia ha segnalato ai Carabinieri di Calcio la presenza di gruppi di ragazzi che, inosservanti delle segnalazioni di pericolo e divieto, oltrepassavano il parapetto installato a protezione della caduta accidentale, danneggiando sensori e tranciando le linee vita di ancoraggio anti caduta installate sul perimetro dell’impianto. In data 21 giugno la Società ha fatto un esposto alla Procura di Bergamo denunciando i reati di danneggiamento e rimozione dolosa di sistemi di sicurezza. Dobbiamo inoltre evidenziare che il progetto è stato approvato nel 2016, prima che Sorgenia ne divenisse titolare, con il parere favorevole di tutte le autorità coinvolte. Terminata l’esecuzione dell'opera, Sorgenia ha voluto aggiungere una serie di soluzioni di protezione e segnalazione per garantire la sicurezza e la tutela delle persone. Ogni intervento deve rispettare le indicazioni dell’Agenzia Interregionale per il Fiume Po. Qualora vi siano interventi ulteriori, devono necessariamente coinvolgere tutte le Autorità per quanto riguarda le competenze e i vincoli dell'area. La sicurezza delle persone è per noi una priorità; oltre ad auspicare un pronto intervento per evitare il prosieguo dei reati, ci rendiamo immediatamente disponibili al confronto con le Autorità competenti per individuare soluzioni che accrescano ulteriormente il livello di sicurezza della zona interessata dal nostro impianto.
Ufficio Stampa Sorgenia