"Torniamo a vivere la nostra piazza"

Ritratto di Redazione

Caro Direttore,
               domenica 30 Giugno si è tenuto in Piazza Zanardelli un flashmob (ovvero una breve manifestazione cantata / ballata) organizzato dal Comitato “Non Ingolfiamoci”.
Abbiamo cantato – invito tutti ad ascoltare il brano dei Negrita “Ho imparato a sognare” – la nostra ferma volontà di non smettere di sognare e la nostra critica a chi, incapace a sognare, si dedica alle facili speculazioni edilizie anziché alla costruzione di lungimiranti politiche per i nostri giovani e per la Città tutta.
Abbiamo sventolato con “Alegria” delle lenzuola, per simulare le acque increspate di un mare, delle onde che col passare del tempo si sono ingrossate e ciò per rappresentare l’indignazione di una gran fetta della Comunità per il progetto del Campo da Golf (in un momento, peraltro, in cui il settore è agonizzante).
Non voglio, tuttavia, in questa sede soffermarmi sulla richiamata operazione economica ma, invece, porre l’attenzione sulle bellissime sensazioni di una Piazza colorata, vivace e pulsante.
E’ stato bello osservare decine di persone, soprattutto tanti e tanti giovani (evviva!), che, tra gli sguardi incuriositi di numerosi concittadini, “ci hanno messo la faccia” a favore di un’iniziativa Politica (ovvero per il futuro della nostra Polis), per esprimere un’Idea, per rappresentare un’Opinione.
Quanto accaduto mi dà l’occasione per ripetere che Chiari deve tornare a vivere le proprie Piazze, le proprie Strade e Vicoli e che una lungimirante classe politica deve porre in essere ogni misura per favorire tutto ciò.
In questo la Giunta Mazzatorta ha tradito la storia della nostra Città laddove, sia per un’avversione ideologica al confronto sia per una cinica volontà di decidere tutto fra pochi, ha posto in essere scientemente ogni misura per ostacolare la possibilità per i clarensi di vivere il paese, di incontrarsi fra le strade, di discutere nelle sale pubbliche.
Le iniziative dell’Amministrazione comunale dirette a trasferire il mercato cittadino lontano dal Centro Storico, a sradicare le panchine dai viali, a porre gravi canoni di affitto per l’utilizzo delle sale pubbliche, a rendere più difficile l’accesso dei cittadini alla Casa comunale – scelte combattute con tenacia dal nostro Gruppo politico – sono state fra i più eclatanti esempi di questa volontà di disaggregare la nostra Comunità, di annacquare la “clarensità”.
Forse gli attuali amministratori ritengono che sia più agevole amministrare la città se le persone (considerate pressoché al rango di sudditi) rimangono rinchiuse nelle proprie case?
La storia più o meno vicina dovrebbe indurre ciascun politico e ciascun cittadino che abbia realmente a cuore il “vivere democratico” ad adoperarsi in prima persona, già solo con l’esempio, per una società viva e consapevole: una Città che si incontra nella propria Piazza e che discute nella quotidianità le scelte future riguardanti il “Bene Comune” è una Comunità destinata a crescere e ad essere prosperosa. Consigliere comunale Massimo Vizzardi
(massimo.vizzardi@virgilio.it)

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