Tragedia in Valle d'Aosta: addio ad Andrea Facchetti

Il 25enne vittima di un incidente in parapendio
Ritratto di roberto parolari

Andrea Facchetti era letteralmente innamorato della montagna su tutti i fronti. Non era uno spericolato, ma un attento scopritore delle discipline che questo contesto poteva consentirgli. Su Instagram aveva postato video e foto anche delle lezioni che prendeva per affrontare il volo con la vela, ma c'erano anche la canoa, le ferrate, l'arrampicata in parete e persino quella su ghiaccio con ramponi.
Bastava leggere i commenti con cui accompagnava ogni escursioni, per comprendere la passione che aveva per la montagna. Dal fisico atletico, con un carattere gioviale e amante della compagnia, non perdeva occasione per farsi immortalare con i compagni di escursione.


A piangere Andrea sono papà Alberto, mamma Margherita Bergamaschi e le sorelle Elena, Silvia e Raffaella.
Il sindaco Gianluigi Brugali ha espresso ieri il cordoglio di tutta l'Amministrazione comunale alla famiglia. Andrea aveva trasferito il suo domicilio a Brusson per lavoro, ma la sua residenza restava a Urago d'Oglio, all'8 di via Francesca Nord.
Il giovane si era affiliato al Club Parapendio Cavallaria e non perdeva occasione per postare le sue avventure sui social. L'uscita di questo fine settimana era al limite del Dpcm anti-Covid. Infatti, pur essendo ammesso come sport, il parapendio non doveva avvenire sopra i 2000 metri, ma vista e considerata l'altezza e la protesta di alcuni operatori di Cervinia (posta a 2050 metri), il limite era stato portato a 2200, consentendo la partenza anche ad Andrea. Ma anche l'attività fisica, in ogni caso, è consentita vicino casa e nelle grandi vallate il concetto di vicinanza è completamente differente da quello nelle città.
 

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