"Vergogna e orgoglio"

[spazio autogestito]
Ritratto di Redazione

Premesso che ad un’Amministrazione che ha lavorato con intensità e con la gente che è stufa e stanca di beghe un terremoto di fine mandato non è auspicabile. Premesso anche che siamo stanchi di subire le conseguenze delle scelte del Governo. Premesso questo, se non fosse per la passione, la dedizione verso gli “interessi veri”, quelli che ti toccano da vicino perché hai i familiari, hai figli e perché vivi la comunità, le scelte non sarebbero così sentite e sofferte!... ma attenzione, non dobbiamo farci distrarre dalla becera politica di fine mandato attuata da chi per anni ha dormito e alla prima occasione buona alza la mano e dice “ci sono anch’io”. Le beghe in maggioranza stanno logorando la volontà’, anche dei sottoscritti, costretti più a comprendere l’incomprensibile che a divulgare al cittadino i risultati realmente ottenuti dall’Amministrazione.
La Politica, per noi, è passione e mira a risolvere i problemi e non a mettersi di traverso nella soluzione dei problemi. Alla domanda “cosa ha fatto l’Amministrazione Mazzatorta in nove anni?”, noi come lista civica del Sindaco, rispondiamo che andiamo fieri della politica del fare che è stata attuata e ad avvallo di questo nostro orgoglio è sufficiente ricordare Chiari come era e come è!
Noi che avremmo la possibilità di fare vanto dei tanti risultati dobbiamo stare ingabbiati da fatti personali che nulla hanno a che vedere con la politica amministrativa. Il nostro profilo basso, tenuto a fin di bene in questa maggioranza, ci ha fatto nascondere per non cedere ai ricatti, trappole e boicottaggi.
In un periodo in cui la coesione politica dovrebbe aiutare la coesione sociale ci troviamo di fronte a nani della politica che chiedono un ruolo ed il nostro richiamo al buon senso è caduto nel vuoto. L’assenza dei filtri creati dai partiti politici, all’interno della maggioranza ha portato taluni nani ad accapigliarsi sulla scelta delle cariche amministrative o addirittura a inventarsi un ruolo da “Capo stazione”, “Cancelliere di frazione”, “Presidente dell’accademia del piffero” per meglio coltivare un presunto e ristretto orticello elettorale. Senza contare di chi sogna di emulare Grisù.
Noi soffriamo, sì, soffriamo in quanto ci troviamo ad agire con un freno. Chiari ha bisogno di un rimpasto di Giunta? No, la Città ha bisogno di azzerare le polemiche, sono troppe, sono esagerate, non più sopportabili e si rischia lo scontro tra le persone, si perdono di vista i contenuti ed il programma. Oggi assistiamo allo scontro sul niente, sul tu dovevi o non dovevi.
Il problema della maggioranza sono le persone? No, ma Puma figlio e padre, Mombelli, Arrighetti, Faranda, Navoni, Seneci non hanno fatto un percorso di coesione e condivisione, questo li ha resi incapaci di far sintesi all’interno del loro partito. Questo ha generato un problema, ovvero che ognuno racconta quello che meglio crede, specie quando siamo a fine mandato. Ognuno chiede visibilità? Bene! Ma la visibilità non va chiesta gli ultimi sei mesi, la visibilità è frutto del lavoro, della dedizione, della programmazione e della coerenza.
Altro quesito da evidenziare: oggi a Chiari abbiamo un’opposizione seria? no... abbiamo dei pettegoli, persone distruttive e negative e per nulla propositive. Questo, in aggiunta alla diaspora pidiellina, giocoforza genera confusione, genera tristezza. Questi, in altri tempi farebbero ridere per il loro «nanismo» se non fosse che agiscono e danneggiano l’immagine dell’ente e i privati, sputtanano il territorio con la compiacenza dei bugiardini locali e provinciali. A questo proposito se fosse vero che si candida un giornalista di certe testate avremmo certificato che l’indecenza “di stile” è stata perpetrata nei confronti del nostro territorio. Se fosse vero che al fine di un tornaconto personale si fosse delegittimata questa maggioranza, noi ne denunceremmo la vergogna. Potremmo fare 50mila esempi di ciò che è stato detto. Ma la verità è che oggi che paga questa strategia della demolizione è il cittadino clarense.
Oggi il lavoro è la priorità? Sì, ma un imprenditore o una società di servizi sceglie un comune o un altro sapendo che la propria storia è parte integrante del proprio avviamento, quindi davanti alla scelta di operare in un territorio dove ci sono in azione macchine del fango ed un territorio dove c’è consapevolezza del rischio che un’impresa ha nell’insediarsi, sceglie la seconda soluzione, evitando la prima!
In conclusione, cari cittadini noi siamo consapevoli e sicuri che di attività che vogliono investire a Chiari esistono, perciò vi invitiamo a dare uno “scappellotto” ai «nani» della politica invitandoli ad abbassare i toni, a cercare una coesione anche nella contrapposizione perché, se non c’è rispetto anche nella contrapposizione, chi ci rimette è il cittadino. Quindi stop ai pettegolezzi, alle calunnie, alle illazioni. Cerchiamo di far crescere una condivisione del territorio allargata. Guardiamo con fiducia alla nuova autostrada Bre.Be.Mi., apriamo la nostra comunità, non cerchiamo una condivisione ristretta nell’ambito delle nostre iniziative perché questo porterebbe a far trionfare i “principini del nulla”, dell’ovvio e sarebbe la fine della Clarensità.
Rinunciamo a qualcosa tutti, cessiamo con la faziosità per poter concretizzare quanto avviato. In ultimo, come civica rimarchiamo che le azioni Politiche che abbiamo fatto le abbiamo fatte con consapevolezza e con sofferenza cercando di guardare in faccia le generazioni future.


I consiglieri comunali Giuseppe Olmi e Luigi Pozzaglio («Civica Mazzatorta») e l'assessore Gabriele Zotti («Civica Mazzatorta»).

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