Addio Architetto Franceschetti

Si è spento nella notte un pilastro dell'identità iseana
Ritratto di Massimiliano Magli

E' scomparso la scorsa notte, a 82 anni, l'architetto Giovanni Franceschetti, un pezzo di storia per la comunità di Iseo. 
Parte attivissima della comunità sebina, iseano d.o.c., architetto di talento e urbanista appassionato, era uomo di profondissima cultura. Alla famiglia ha rivolto il proprio cordoglio il sindaco Marco Ghitti, come pure il collega emerito: «Alla biblioteca comunale di Iseo – ricorda il sindaco uscente Riccardo Venchiarutti - donò anche un fondo, a lui intitolato, con titoli di grande caratura dedicati alla storia locale. E alla storia locale Giovanni ha dedicato tutta la sua vita, arricchendo e tenendo viva la sua identità». 
L'architetto lascia nel dolore la moglie Mariuccia e il figlio Ugo, con la moglie Stefania e le nipoti Chiara e Marta. Al suo fianco, discreta e sempre attenta, è stata per 60 anni anche la segretaria Franca Cominardi. 
I funerali si svolgeranno domani, mercoledì, alle 15, in S. Andrea, dalla casa funeraria Damiolini. 
Per il Giornale di Iseo e del Sebino se ne va un amico, un compagno di viaggio, una persona di carattere, un talentuoso interprete della storia locale, un narratore di storie, un rivelatore di eventi fondamentali eppure dimenticati, un goliardo della parole, come era possibile intuire - per chi lo conosceva bene – nei racconti di riscoperta del mondo sportivo come delle osterie e dei circoli. 
Per anni ha tenuto rubriche come Amarcord, Panoramiche d'epoca, oppure ancora la mitica «Diario Iseo (fatti e disfatti al Bar dello sport)». Ce n'era da ridere da fumare per quest'ultima rubrica che, senza fronzoli, andava al sodo, lasciando sempre il segno. 
A tutta la famiglia la redazione rivolge commozione, vicinanza e preghiera. 

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