Al via la rassegna “Sapiens - #Invito a Bergamo/Brescia”
Il 2 settembre a Sulzano con l’incontro con l’astrofisico bergamasco Luca Perri prende il via la rassegna “Sapiens - Invito a Bergamo/Brescia”, organizzata dall’associazione culturale “Reading - Voci dal Lago” con la collaborazione dei Comuni di Sulzano, Montisola e Costa Volpino, con il patrocinio della Provincia di Bergamo e con il prezioso sostegno di Fieb (Fondazione Istituti Educativi Bergamaschi). La rassegna propone otto incontri, gratuiti e aperti al pubblico tramite prenotazione a info@readingvocidallago.eu, per permettere ai cittadini di tornare a riunirsi in piena sicurezza e dialogare, di nuovo, faccia a faccia con i “sapienti” fra le due città di Brescia e Bergamo e quel lago che le divide, o le unisce: il Sebino.
A spiegare l’iniziativa è Claudia Mangili, presidente di “Reading – Voci dal Lago”: «Brescia e Bergamo, città “invicte”, mai vinte, ricchissime di vita, di lavoro, i propulsori sempre accesi, mai battute, mai rese – ha sottolineato Claudia Mangili -. Sorelle ferite, sempre più unite: lo sono state anche durante l’epidemia, lo saranno ancor di più grazie alla candidatura congiunta a Capitale della Cultura 2023. Con la rassegna “Sapiens – Invito a Bergamo/Brescia”, l’idea della nostra associazione è quella di iniziare ad annodare nuovi fili che stringeranno ancor di più la storia delle due città: un filo che costruiranno i sapienti, i relatori della rassegna, invitando il pubblico a riflettere sull’attualità, e non solo: ricerca e sviluppo passano anche da qui, dalle idee, dai saperi che aprono prospettive, sostegni per rialzarsi, per continuare a correre, verso la giusta direzione. Da questo ponte che è il lago d’Iseo, lanciamo anche il nostro invito a riflettere sul “La vita che ci è comune”, dal titolo della lectio di Carlo Sini, che chiuderà il calendario di Sapiens».
Ecco il calendario dell’iniziativa.
Il primo incontro, intitolato “Baci dall’universo”, si svolge il 2 settembre in piazza 28 maggio a Sulzano a partire dalle 20,30 con protagonista l’astrofisico bergamasco Luca Perri che racconterà ill suo lavoro di astrofisico, spiegando con lessico adatto ai comuni mortali i segreti dell’universo. E smontando, da scienziato 34enne coi piedi per terra, bufale di ogni tipo: da quelle legate alla diffusione del Covid-19, che infiammano i social da settimane, a quelle spaziali.
Il 5 settembre alle 18 l’area feste di Menzino a Monte Isola ospita Simore Moro, l’uomo delle imprese titaniche. Moro è l’unico alpinista ad avere raggiunto quattro cime di Ottomila nel cuore dell’inverno e in “I sogni non sono in discesa”, titolo della serata ma anche del suo ultimo libro autobiografico (Rizzoli, 2019), racconterà la sua vita, un potentissimo sogno in verticale: le imprese vinte, quelle perse, quelle rimandate di fronte alla montagna più dura da scalare, l’epidemia. E racconterà della paura: sentimento che da mesi accomuna il Belpaese - spaventato da un nemico nuovo e invisibile, il virus – ma che, insegnano gli alpinisti, è spesso l’arma fondamentale che tiene in vita.
L’8 settembre alle 20,30 il Palazzo della Provincia di Bergamo ospita l’incontro con Luca Lorini, primario della Terapia Intensiva dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo: l’uomo che, insieme alla sua squadra, la vita la riaccende tutti i giorni. E che ha combattuto come un leone per riaccenderla anche in quei mesi terribili, marzo e aprile, in cui il suo reparto si è trasformato in un batter di ciglia nella terapia intensiva Covid più grande al mondo, dopo quella di Wuhan: 100 persone ricoverate contemporaneamente, letti ovunque, un reparto diventato trincea. Nell’appuntamento intitolato “23.02.2020. Covid-19 è qui” Lorini racconterà lo sforzo immane compiuto quest’anno: quando anche i migliori medici italiani si sono ritrovati a dover combattere, per una volta, senza armi. A mani nude. E a fare scuola, per tutto il mondo.
Il 12 settembre, sempre presso il Palazzo della Provincia di Bergamo ma alle 18, è la volta di Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità e direttore del dipartimento di Oncoematologia e terapia cellulare e genica dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma, è un altro dei protagonisti italiani della lotta al coronavirus: lui, la sua battaglia, l’ha combattuta dalla capitale, da quel Comitato tecnico scientifico che gli italiani si sono abituati a conoscere, in questi mesi. Lockdown, zone rosse, misure di prevenzione, vaccini: tutti temi su cui Locatelli s’è trovato a lavorare, e che ha approfondito nell’incontro intitolato “Covid-19: La nostra battaglia”.
Il quinto appuntamento è il 18 settembre, presso l’Auditorium comunale di Costa Volpino alle 20.30, con il filosofo ed esperto di teorie dell’evoluzione Telmo Piovani che terrà una lectio magistralis intitolata “(Im)perfezione dei virus” incentrata sul ruolo dell’imperfezione nell’evoluzione. Imperfetta è la specie homo sapiens, capace di trasformare il mondo come nessun’altra ha fatto prima e costretta ad adattarsi ad un ambiente che soffre in buona parte per causa sua: riscaldamento climatico, erosione della biodiversità, depauperamento delle risorse ne sono gli effetti visibili. Eppure l’imperfezione è ciò che, spesso, tiene in vita. Costretti ad adattarsi per sopravvivere, ci si evolve. Un po’ come fanno i virus che, infettando, cercano solo di sopravvivere. Un incontro a cavallo fra filosofia e attualità, come solo Pievani sa fare.
Il 30 settembre, presso l’Auditorium di piazza della Libertà a Bergamo alle 20.30, sarà Carlo Sini, uno dei più grandi filosofi italiani e titolare per trent’anni della cattedra di Filosofia teoretica all’Università degli Studi di Milano, a tenere la sua lectio magistralis “La vita che ci è comune”. Sini rifletterà sui cambiamenti che attraversano la società attuale, incluso il nuovo modo di relazionarci con l’Altro e con la società imposto dal virus. Le sue saranno vere e proprie “lezioni dalla pandemia”.
La rassegna si chiude con un’appendice di incontri a Brescia (date ancora da confermare). Il primo, intitolato “Covid-19, la mia trincea” avrà come protagonista Michela Bezzi, primario di Pneumologia degli Spedali Civili di Brescia, pronta a raccontare la sua battaglia: quella ingaggiata contro il Covid-19 fra marzo e aprile di quest’anno, quando il Civile è stato travolto dallo tsunami coronavirus, con i pazienti accolti perfino nelle lavanderie dell’ospedale.
Il secondo incontro sarà con Giovanni Carlo Federico Villa, docente di Storia dell’Arte Moderna e membro del Consiglio superiore per i Beni culturali del Mibact. Villa sta per dare alla stampa un lavoro tutto dedicato ai monumenti italiani, al cosiddetto “popolo di marmo e bronzo”. Un censimento delle statue d’Italia frutto di 15 anni di ricerche condotte insieme al padre, Renzo Villa, e che racconta duemila opere celebrative sparse per il Belpaese. L’incontro non poteva che intitolarsi “Brescia, città di pietra (viva)”.