Parco Oglio Nord: Protezione Civile alle prese con la gestione dell'emergenza Covid-19

Tra gli interventi anche la sanificazione di strade e piazze per il contenimento del virus
Ritratto di Benedetta Mora

L'ultima operazione in ordine di tempo è stata la sanificazione della zona circostante un raccoglitore della Caritas a Rudiano, attorno al quale erano stati abbandonati alcuni indumenti: un lavoro che ha occupato cinque uomini per circa due ore. Si tratta di uno dei numerosi interventi che stanno impegnando il Gruppo di Protezione Civile del Parco Oglio Nord da che è scattata l'emergenza Coronavirus. Il gruppo, che conta 30 volontari, è stato nominato all'interno del COC, Centro Operativo Comunale, di alcuni comuni del Parco: Villachiara, Orzinuovi, Roccafranca, Rudiano e i paesi di Pumenengo e Calcio ai quali sta offrendo supporto. Un impegno non indifferente per gli uomini coordinati dal Guardia Parco Giuseppe Paletti: la porzione di territorio da monitorare è molto ampia, come ampia la tipologia di interventi. Non solo le operazioni di sanificazione, strumento sperimentale di contenimento del contagio, che sono iniziate una quindicina di giorni fa e che hanno già permesso, grazie anche all'appoggio di ditte specializzate, di igienizzare strade e piazze nei comuni di Roccafranca, Rudiano, Calcio e Orzinuovi, ma anche la consegna di pasti e farmaci a casa delle persone in difficoltà: anziani non autosufficienti e non supportati da una rete familiare in grado di rispondere alle loro esigenze, ma anche persone ammalate che si trovano in quarantena, in media una quindicina di casi per ogni comune seguito; a loro i volontari di Protezione Civile del Parco, sempre con le precauzioni del caso, consegnano pranzo e cena e i farmaci necessari alla terapia che, essendo specifici contro il Coronavirus, devono essere direttamente ritirati presso il reparto di Malattie Infettive dell'Ospedale Civile di Brescia. «Il nostro impegno - spiega Paletti - si traduce anche nel sostenere psicologicamente tutte quelle persone duramente provate dall'isolamento, per le quali molto spesso è sufficiente scambiare quattro chiacchiere al telefono per sentirsi meno sole. In questo contesto il nostro compito è valutare il caso, capire se può bastare il nostro aiuto o se è necessario far intervenire i professionisti del Centro Psicologico dell'ATS attraverso una nostra segnalazione. Provo un grande sconforto per quanto sta succedendo. Le misure adottate ci permettono di difenderci dal Covid-19 ma quello che dico sempre ai miei ragazzi è di non abbassare la guardia perchè abbiamo a che fare con un virus subdolo». Al loro impegno sul territorio va il plauso della comunità. «L’Ente Parco- spiega con orgoglio il Presidente Luigi Ferrari - può contare su un gruppo di Protezione Civile molto operativo ed organizzato che nei suoi valorosi volontari è sceso in campo anche in questa delicata situazione, supportando i Comuni del Parco. Dico questo con la massima riconoscenza verso i nostri operatori che si sono esposti in prima persona al rischio, per aiutare laddove c’era (e c’è) bisogno”.

 

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