Il Nordival Rugby Rovato è sceso di nuovo in campo e lo scorso 20 agosto le squadre seniores maschile e femminile hanno dato ufficialmente il via alla preparazione per una stagione sportiva di sicuro interesse, impegnando tutti gli atleti disponibili tra lavoro in palestra e sedute di atletica sul terreno di gioco del Pagani. Per alcuni la pausa è stata solo di tre settimane visto che un gruppo di una trentina di giocatori ha svolto un’intensa preparazione fisica durante il mese di luglio.
I tre giocatori del Rugby Rovato Andrea Manenti, Ismail Byaoui e Gregory Abeni, dopo aver concorso alla promozione della squadra in Serie B, sono partiti alla volta della Nuova Zelanda, destinazione Greymouth.
Nel Paese dei mitici All Blacks fino alla fine di agosto vestiranno la maglia del Blaketown RC, il club d’appartenenza di Roberto “Willy” Colnago, ex giocatore del Rugby Leonessa che da anni si è trasferito agli antipodi e che ha contribuito in modo determinante affinché il Rugby Rovato potesse riallacciare i rapporti con un mondo così ricco di tradizione rugbistica e di valori tecnici enormi. Paul Griffen, divenuto leggenda azzurra e ancor prima capitano del Rugby Calvisano, ha mosso i primi passi proprio nel Blaketown.
Accadeva nell’aprile del 1984, periodo delle feste pasquali; attori: il dott. Paolino, medico di famiglia; Raffaello, agente di Polizia Municipale.
Elemento del contendere: contestazione di due illeciti amministrativi, uno per eccesso di velocità con automezzo sulla via Franciacorta (centro abitato), l’altro per sosta vietata sulla via Golgi. Due infrazioni nel periodo di una settimana.
Il medico in questione, seccatissimo, definisce pecuniariamente i contesti ma poi quello che ha “sullo stomaco“ lo scrive in una lettera diretta all’agente. Lamenta essere stato lui nell’esercizio delle sue funzioni e, pertanto, come pubblico ufficiale , di non aver recato né pericolo né disagio alla circolazione, ecc., ecc. gli augura di acquisire “migliore buon senso“e ancor altro al fine di una brillante carriera.
Firmato: “quel suo devotissimo, con affetto“.
E’ tempo di bilanci e quello che più emerge è il fatto che il Rugby Rovato ha affrontato un percorso lungo più di quarant’anni, dovendo superare spesso ostacoli e imprevisti, grazie alla capacità di fare rete o, come si diceva un tempo, “essere amici”.
Scambio di competenze e conoscenze, una contaminazione per contatto che negli anni si è spinta fino nell’emisfero Sud permettendogli di stringere salde amicizie.
E’ con questo spirito che è stato avviato da poco un progetto di collaborazione con il Wellington Rugby, il club della capitale neozelandese, il secondo più antico del Paese (1879) e fatto sì che tre giocatori (Ismail Byaoui, Gregory Abeni e Andrea Manenti) potessero vivere per tre mesi (dal 14 maggio a fine agosto) un’opportunità unica di formazione culturale e sportiva nella terra degli All Blacks, a Greymouth, vestendo la maglia del Blaketown dove è cresciuto Paul Griffen.
E’ tempo di bilanci e quello che più emerge è il fatto che il Rugby Rovato ha affrontato un percorso lungo più di quarant’anni, dovendo superare spesso ostacoli e imprevisti, grazie alla capacità di fare rete o, come si diceva un tempo, “essere amici”. Scambio di competenze e conoscenze, una contaminazione per contatto che negli anni si è spinta fino nell’emisfero Sud permettendogli di stringere salde amicizie.
Dopo Urago e Castrezzato, crisi politica anche qui
Caro Direttore,
da una settimana a Rovato non si parla d`altro. Il libro ispirato da una storia vera "Burattinai e Galoppini: i retroscena della politica locale" ha fatto tremare e incuriosire.
L`autrice è Chiaretta Mannari, uno pseudonimo, come dichiarato durante un`intervista della sottoscritta, ex assessore di Rovato e tra i collaboratori dell`autrice. Mi sono esposta io perchè ho già ricevuto parecchie minacce, e ormai sono abituata, gli altri collaboratori per ora, preferiscono non farsi riconoscere. Il libro è ispirato per cui non é un'inchiesta ma vuole porre l'attenzione sull'abuso di potere e sulla mala politica locale. L'obiettivo è far avvicinare alla politica anche chi non se né mai interessato, solo in questo modo può avvenire un cambio.
Domenica 17 giugno a Rovato, all'oratorio S. Andrea, torna il grande calcio per onorare la memoria di Massimo Salvi.
Si parte dalle 20 con le finalissime per primo e secondo posto, terzo e quarto. Dalle 19 in funzione lo stand gastronomico.
Il torneo notturno di calcio a sette all’Oratorio di S. Andrea
Sono aperte le iscrizioni per l’edizione 2018 del “Memorial Massimo Salvi” il torneo notturno di calcio a sette organizzato dal Gruppo Sportivo Oratorio S. Andrea Rovato e fortemente sostenuto dalla famiglia di Massimo Salvi, dalla moglie Daniela Vavassori e dai figli Matteo e Cristina, che prenderà il via giovedì 24 maggio e si concluderà domenica 17 giugno all’oratorio del comune franciacortino.
Riserva di Ronco Calino, a Vinitaly il grande ritorno
Mancava da tre vendemmie, e con Vinitaly torna a far parlare di sé: è Centoventi, il Franciacorta più sorprendente di Ronco Calino. L'azienda di Paolo e Lara Radici presenta in anteprima a Verona la vendemmia 2007 dell'Extra Brut Riserva che nasce solo nelle vendemmie con uve in perfetto equilibrio acidico. Impresa resa più facile dalla particolare esposizione dei vigneti Ronco Calino, un monocru di 10 ettari in una valletta appartata al centro dell'anfiteatro morenico franciacortino. Centoventi, cuvée di Chardonnay e Pinot Nero, rispettivamente 60 e 40%, riposa sui lieviti 120 mesi.
L'annata 2007 è la prima a portare la firma di Leonardo Valenti, coadiuvato dall'agronomo Pierluigi Donna, sia in vigna che in cantina: una continuità che ha valorizzato la mano ferma dell'enologo-ricercatore, permettendo a Centoventi di esprimere il tutto suo potenziale.
Ho conosciuto e iniziato a frequentare Bruno Bonomelli nel 1947 quando incominciai a giocare a calcio nella squadra ragazzi della U.S. Rovatese. Prima di passare ai miei ricordi sull’argomento è opportuno presentare storicamente il personaggio. Bruno Bonomelli era nato nel 1910 da una benestante famiglia rovatese di commercianti/stagionatori di formaggi. Dopo aver combattuto in Africa Orientale come ufficiale dell’esercito, Bruno era rientrato in Italia e aggregato a un battaglione territoriale di guardia a una polveriera presso il lago di Garda. In questo posto si trovava il fatidico 8 settembre 1943, giorno dell’armistizio. Sfuggì alla cattura da parte dei tedeschi e col più giovane fratello Paride, rientrato dalla disastrosa campagna di Russia, riuscì a raggiungere le avanguardie anglo-americane nell’Italia del Sud. E entrambi i fratelli si offrirono per una rischiosissima operazione in aiuto ai partigiani antifascisti del Nord Italia.