Caro Direttore,
In Lombardia siamo a 62.153 contagiati e 11.377 morti (al 16 aprile).
Parliamo solo di cifre ufficiali.
Perché ogni cittadino Lombardo, se non è accecato dalla propaganda, è consapevole che i numeri sono tragicamente molto più alti. Non sono ancora state incrementate le misure di prevenzione sul territorio, la medicina di base è allo stremo, tra medici ammalati e troppo morti, non è stato messo a punto un protocollo terapeutico per le varie fasi della malattia, non si fanno i tamponi e gli esami virologici, non vengono distribuiti in maniera adeguata i dispositivi di protezione individuale, nelle RSA la situazione continua ad essere fuori controllo, siamo in presenza di numeri di nuovi contagi e nuovi morti che, seppure in riduzione, continuano ad essere alti.
Se fosse un palazzo ottocentesco in mano a privati avrebbe fatto un balzo enorme in termini di valore. Ma le chiese non si vendono, almeno non la parrocchiale di Castelcovati che, tuttavia, grazie al talento di uno storico locale ha ritrovato il suo «papà» e il suo effettivo valore: a progettare la chiesa è stato infatti il grande architetto bresciano Giovanni Donegani (1753-1813).
Lo scopritore di tale paternità è Paolo Olivini, ex sacrista, da sempre devoto alla cultura locale, figlio di Mario, scomparso nel 2013, e ideatore del Grandioso Presepio Storico di Castelcovati.
Paolo alle statue del presepe di S. Alberto ha preferito la vita del topo di biblioteca e da anni anima l’associazione culturale Il Filo di Arianna, con iniziative di valorizzazione del patrimonio storico culturale locale.
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Entusiasmo al massimo in oratorio a Castelcovati, dove in serata è arrivata Santa Lucia. Centinaia tra bambini e genitori hanno accolto la santa, dopo aver frequentato la sua casa, nell'interrato del centro giovanile, dove sono state ricavate diverse stanze con laboratori, spazi morbidi per i più piccoli, spazio merende, spazio focolare e persino l'ufficio postale con tanto di postino per inviare la letterina alla Santa.
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Nel frattempo al piano superiore il centro giovanile ha allestito la pesca magica, mentre i genitori dei piccoli calciatori che hanno disputato le partite di Csi hanno organizzato la merenda per le due squadre in campo (Castelcovati e Rivoltella).
E' diventato l'apripista del Grandioso presepio storico di Castelcovati. Un singolare «antipasto» prima della visita alla Natività della chiesetta di S. Alberto. Parliamo del presepe realizzato da un privato cittadino, al 3 di via Gandhi, sempre a Castelcovati. Qui vi si arriva da via Cizzago, si svolta alla rotonda e ci si trova davanti un'abitazione che sa di Natale in modo commuovente.
Merito di Giancarlo D'Attilio, ragioniere commercialista, che ogni anno, da otto anni a questa parte, posata la penna della partita doppia, veste i panni del presepista, trasformando l'intero giardino in una Natività straordinaria.
Originario di Roma, il professionista 56enne ha sacrificato l'intero giardino, di circa 100 metri quadrati, per dare vita a uno spettacolo natalizio davvero singolare.
Via S. Antonio si affida a... S. Antonio. Il Comune di Castelcovati non si sbilancia sulla fine dei lavori per la centralissima via, oggetto di lavori a partire già da aprile, ma chiusa ancora oggi nonostante i lavori, di fatto, non si siano mai fermati. Ma la strada resta chiusa e il cantiere rischia di doppiare l'anno, lasciandola di fatto ancora senza transito.
La colpa? Demis Nodari taglia corto: «Quando ti trovi a fare i conti con Telecom e altre aziende di portata nazionale ti confronti con ritardi enormi e inefficienza che mette in difficoltà le Amministrazioni e i suoi cittadini».
La rabbia dei residenti è grande e i negozianti non lesinano in critiche che ovviamente vengono raccolte e rispettate dall'Amministrazione che tuttavia vuole chiarire le ragioni di tale ritardo.
Grande festa a Castelcovati il 30 settembre per accogliere il nuovo parroco. Per quanto nell'aria da tempo, la notizia del trasferimento di don Alfredo Savoldi ha sorpreso un po' tutti. Il parroco uscente andrà infatti a raggiungere la diocesi come vicario episcopale per il clero nelle zone pastorali della Bassa bresciana.
Al suo posto è arrivato don Jordan Coraglia, che il 30 settembre, in mattinata, è stato accolto dai cittadini al confine del paese per essere accompagnato alla parrocchiale.
La diocesi ha infatti disposto il trasferimento del parroco uscente all' «intelligence» della curia, con l'intento di fargli coordinare le parrocchie della Bassa, che certo non vivono un periodo felice vista la crisi vocazionale.
Alessandra Pizzamiglio è il nuovo sindaco di Castelcovati. La candidata in quota Lega ha spadroneggiato la tornata elettorale battendo l'avversaria Anna Lisa Secchi. Mentre si attende il responso esatto delle urne, lo spoglio ha comunque evidenziato la supremazia della candidata di «Lavoro e buon senso», lista di matrice leghista, benedetta dal sindaco uscente Camilla Gritti, pure in lista.
170 mila euro di investimento e 20 mila dalla Regione
Biblioteca rimessa a nuovo a Castelcovati dopo circa tre mesi di lavori e le fatiche di un trasloco ponderoso.
Il Comune ha infatti concluso i lavori per il rilancio e il potenziamento dello stabile di via Marconi, con interventi che hanno visto la riorganizzazione degli spazi della biblioteca, adiacente al centro civico, così da renderla più fruibile.
Inoltre è stata messa mano a tutti gli impianti, elettrici e di riscaldamento, con l'attivazione di un moderno sistema di climatizzazione a pavimento. Si è provveduto inoltre alla sostituzione di buona parte degli arredi. A questo si aggiunge un intervento tutto dedicato agli studenti universitari che ora possono contare su una propria aula studio.
Si è svolto l'ultimo appuntamento, il 21 gennaio, con la Sagra de Sant'Antone e con il primo piatto comunal popolare dei «canunsèi». La manifestazione, durata due settimane, ha chiuso i battenti con un record di presenze stimato in circa 15 mila presenze.
Non ci sono certo i bilancini a misurare il rapporto tra il primo piatto e le presenze, ma il consumo stimato del goloso primo piatto è di oltre 12 quintali. Tanto più che oltre alle presenze al tavolo ci sono state come ogni anno numerose prenotazioni da asporto. Alle 8.30, 9.30, 11 e 18 le messe dedicate al patrono S. Antonio. Dalle 9.30 alle 12 si è svolto il corso di avviamento dei bambini ai cani a cura dell'Associazione Zampe Incomprese. Ogni bambino riceverà un manuale in omaggio.
A Castelcovati l'ingegnosa idea di un commercialista
Dove poteva nascere un record presepistico privato se non nella patria delle grandi Natività? A Castelcovati, dove la chiesetta di Sant'Alberto accoglie ogni anno il Grandioso Presepio Storico meccanizzato, l'amore per questi allestimenti è sbocciato anche in un privato.
Una passione talmente grande da averlo spinto a trasformare l'intero giardino nella Natività. E' accaduto al 3 via Gandhi a Castelcovati. Si arriva da via Cizzago, si svolta alla rotonda e ci si trova davanti un'abitazione che sa di Natale in modo commuovente.
Merito di Giancarlo D'Attilio, ragioniere commercialista, che ogni anno, da sette anni a questa parte, posata la penna della partita doppia, veste i panni del presepista, trasformando l'intero giardino in una Natività straordinaria.
Originario di Roma, il professionista 56enne ha sacrificato l'intero giardino, di circa 100 metri quadrati, per dare vita a uno spettacolo natalizio davvero singolare.