“La Notte del Conte Rosso” premiata a Caorle

Il documentario è opera dei registi Mario Bonetti e Giovanni Zanotti
Ritratto di giulia

Presto lo si potrà vedere sul grande schermo nelle migliori sale cinematografiche italiane, ma già ora “La Notte del Conte Rosso” fa parlare di sé raccogliendo importanti attestati e prestigiosi premi. Nelle scorse settimane, infatti, il documentario girato dai registi orceani Mario Bonetti e Giovanni Zanotti è stato premiato a Caorle durante la 76esima edizione del Film Festival. Prodotta dalla Podet Production e patrocinata dall’Istituto del Nastro Azzurro (sodalizio che raccoglie tutti i militari italiani delle varie forze armate che sono stati insigniti di una medaglia al valore militare) che ha collaborato alla sua realizzazione con la consulenza storico – militare, l'opera “La Notte del Conte Rosso” ha vinto il premio come miglior documentario. Dopo questo premio il documentario è stato proiettato e presentato al pubblico il 2 ottobre al Ram Film Festival di Rovereto ospitato dal Cinema Teatro Rosmini.
In “La Notte del Conte Rosso” i due registi orceani raccontano la tragedia del Piroscafo Conte Rosso, una nave transatlantica requisita dal regime fascista in tempo di guerra che venne affondato il 24 maggio 1941 da un sottomarino britannico nel mar Jonio, al largo delle coste di Siracusa. Nella tragedia perirono quasi 1300 militari che erano salpati da Napoli alla volta di Tripoli. Sul piroscafo al momento dell'affondamento erano presenti circa 2800 persone tra militari e marinai: vennero recuperati solo 239 corpi. Una tragedia, che venne nascosta dal regime fascista e praticamente dimenticata, che Mario Bonetti e Giovanni Zanotti hanno voluto riportare alla luce anche attraverso i ricordi del Geniere Corrado Codignoni, che oggi ha 103 anni. Codignoni è l'ultimo sopravvissuto all'affondamento del Conte Rosso. Le parole dell'unico superstite, insieme a quelli dei familiari delle vittime, sono un tragico mosaico di ricordi, coraggio e dolore, un commovente racconto che presenta la guerra per ciò che è davvero: un enorme pezzo di spazzatura. 
La collaborazione offerta dall’Istituto del Nastro Azzurro al documentario, inoltre, ha lo scopo di accrescere la trasmissione, specie alle giovani generazioni, della memoria storica nazionale e dei valori fondanti della Patria. Stavolta per mezzo della cinematografia, dopo aver pubblicato un’opera riguardante l’argomento (Edizioni CESVAM). 
Nelle prossime settimane il documentario sarà proiettato in numerose sale in tutta Italia. 

Vota l'articolo: 
Non ci sono voti