Presentata "Piume al Vento", l’opera sui bersaglieri del professor Quaresmini

Consegnata un targa ricordo ai familiari del generale Basaglia
Ritratto di roberto parolari

Ad inizio giugno, dopo alcuni rinvii dovuti alla pandemia, è stata presentata presso il teatro comunale di Travagliato la pubblicazione “Piume al vento. La sezione dei Bersaglieri di Travagliato Generale Giuseppe Basaglia” del professore Giovanni Quaresmini. Si è trattato di una serata vissuta all’insegna di valori civili ed emozioni che si sono susseguiti tra gli squilli della fanfara di Palazzolo sull’Oglio, numerosi ma concisi interventi, la proiezione di immagini anche inedite e premiazioni, mentre un drappello di bersaglieri sfoggiava divise storiche dell’Arma. 
In apertura, dopo l’esecuzione dell’inno d’Italia e la lettura della lettera inviata dalla segreteria dell’Ufficio di Presidenza della Repubblica indirizzata al professor Giovanni Quaresmini, sul palco hanno preso la parola il presidente della sezione dei bersaglieri Michele Simonini, il sindaco Renato Pasinetti, l’assessore alla Cultura Simona Resconi, la consigliera regionale Simona Tironi e Giorgio Basaglia, nipote del generale Giuseppe che ha voluto che a ritirare la targa ricordo fossero i figli Giovanni e Giacomo.


Emozionante la testimonianza dell’orfano di guerra Renzo Bollini che fu tra i cinquecento ragazzi ospiti dell’orfanatrofio di Brescia, diretto dal generale Basaglia. Durante la serata sono intervenuti anche il presidente provinciale dei Bersaglieri Massimo Marelli, il presidente dell’associazione culturale Cenni Storici Pierangelo Zani, i giornalisti Claudio Baroni del Giornale di Brescia e Vincenzo Spinoso del Bresciaoggi. 
In sala era presente anche il parroco di Travagliato don Tino Decca, che è salito sul palco per portare il suo gradito saluto. Quindi, è stato reso omaggio alla memoria del Cavalier Pietro Donina, fondatore della sezione dei Bersaglieri di Travagliato, mentre una targa è stata consegnata a Innocente Tironi. 
Il professor Giovanni Quaresmini, che è stato nominato “Bersagliere onorario”, ha sottolineato che «fare memoria è necessario per rendere più abitabili i giorni che viviamo».

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