Achille Renis non ce l'ha fatta

Travolto da una bombola esplosa, muore dopo sei giorni di agonia
Ritratto di Redazione

Basta ossigeno, basta camera di isolamento, basta preghiere: uno dei tre miracoli attesi dal Cardarelli di Napoli purtroppo ieri non si è realizzato. Achille Renis, 61 anni, è spirato nel reparto Grandi ustionati del nosocomio napoletano per le gravissime ferite rimediate per lo scoppio di una bombola di gpl.
L'uomo, residente a Villachiara, è stato travolto dall'esplosione di una bombola di gpl nella notte tra domenica e lunedì. Insieme a lui erano la figlia Mariagrazia Renis, 36, e il nipote, figlio di quest'ultima, Alex Castellano di 17 anni. Tutti e tre sono finiti al Cardarelli e da una settimana lottavano per la vita, ma contrariamente alle prime indiscrezioni, il più grave di tutti era proprio Achille, che aveva riportato ustioni terribili praticamente su tutto il corpo.
Ieri la terribile notizia che ha tagliato ogni speranza: Achille non ce l'ha fatta. Si è arreso dopo sei giorni di agonia, lasciando un vuoto enorme a Villachiara, ma anche a Rudiano, dove vivono Mariagrazia e Alex assieme al padre Massimiliano.
La morte è arrivata in mattinata. Verso le 2.30 di lunedì i tre erano stati investiti da una esplosione nel loro appartamento a Lido Lago di Battipaglia. Subito le loro condizioni sono apparse gravissime Renis è una famiglia originaria di Torre del Greco mentre i Castellano sono calabresi. Nella foto gli ultimi istanti di felicità, attorno a una pizza. Poi tutto non sarà più uguali. 

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