E' emergenza, comunità in ginocchio per furti

A Roccafranca un'altra auto rubata. A Chiari devastano una chiesa
Ritratto di Redazione

E' ormai un bollettino di guerra quello dei furti nella Bassa Bresciana e in particolare nel quadrante ovest. Ieri sera, verso le 21.30 i banditi hanno messo a segno l'ennesimo furto. E' avvenuto a Roccafranca, in via San Gervasio.
I ladri si sono impossessati di una vettura Ford Escort della famiglia Franzelli. Si sospetta che il furto sia finalizzato a una rapina. Sul posto sono prontamente intervenuti i carabinieri della stazione di Rudiano che hanno da subito allertato i colleghi per la ricerca e scongiurare eventuali azioni successive dei malviventi.
Sempre a Roccafranca lunedì sono stati rinvenuti i resti di un furto con scasso in alcuni bar della zona: in località «Cizzaghetto» sono stati rintracciati i cambiamonete asportati da esercizi in possesso di slot machine.
Stando a una prima analisi dei colpi messi a segno, pare che si tratti di banditi operanti nella zona anche per la confidenza con gli spazi colpiti. Ieri sera peraltro era fitta la nebbia e il furto dai Franzelli conferma una perfetta conoscenza delle abitazioni .
I carabinieri hanno intensificato i controlli su tutto il territorio nell'intento di sortire un effetto deterrente.

A CHIARI 

E' emergenza furti anche a Chiari, con un'ondata di colpi che non accenna a diminuire. Il «diario» della criminalità è ormai costantemente aggiornato. Dalle caserme dei carabinieri ai social network è uno stillicidio di segnalazioni e denunce di colpi tra i più svariati: famiglie che circostanziano in merito a furti con scasso in auto o case o veri e propri assalti ad aziende e cascine.
Tra i colpi messi a segno nei giorni scorsi anche la razzia a un'officina meccanica di Chiari della famiglia Facchetti. Siamo in via Rudiano a ridosso del parco di via Elettra. Qui l'officine di Tino Facchetti è stata messa a ferro e fuoco dai banditi che, dopo essere entrati da una finestra, hanno razziato l'impossibile, dopo di che hanno sfondato il portone di accesso all'officina per andarsene con tre auto.
Un colpo che ha raccolto la solidarietà del collega Giuseppe Olmi, carrozziere di Chiari, già colpito alcuni anni fa da questo genere di furti. Olmi è anche consigliere comunale di minoranza: «Mi è sembrato di tornare indietro vent'anni – ha detto - quando fu la mia azienda a essere interessata da un furto del genere. A noi costò un sacco il risarcimento anche perché il proprietari dell'auto tende a pretendere l'intero ammontare originario del veicolo. Quella degli artigiani, peraltro, è una categoria da sempre frustrata e ignorata».
Della vicenda si stanno occupando i carabinieri della locale Compagnia, che pure si stanno occupando del colpo messo a segno a Roccafranca, al Bar Tropical, dove i ladri hanno portato via il cambiamonete. Altro grasso bottino di somma imprecisata che ha visto i banditi operare con una «trancia» per scardinare le catene che avvolgevano la macchina. A questo si somma il danno ai serramenti forzati per entrare nel locale.
Il colpo è avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì, quando sono stati messi a segno altri furti in diverse abitazioni del paese.
Poche ore dopo il colpo è stato messo a segno alla chiesa di San Bernardo, presa a martellate negli ingressi e devastata nell'interno per una refurtiva di un paio di calici. 

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