Il bollettino dei carabinieri

Ritratto di Redazione

1 agosto

Gardone Riviera: i carabinieri della stazione di Vobarno hanno arrestato una cinese di 43 anni, residente in paese, con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. I militari, dopo un periodo di controlli su un appartamento del paese iniziati con la segnalazione da parte di una giovane cinese che veniva sfruttata e costretta a prostituirsi, hanno deciso di intervenire. All’interno dell’appartamento, i carabinieri hanno raccolto elementi chiari su quando accadeva ed arrestato la donna di 43 anni che è stata trasferita al carcere di Verziano.
Agnosine: i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Salò ha arrestato un italiano, di 56 anni residente a Rovato, per un furto. L’uomo ha rubato una moto e l’ha caricata su una Renault Kangoo, ma è stato visto dal proprietario, un cittadino francese, che ha allertato i carabinieri. Pronto l’intervento di una pattuglia dei militari, che hanno fermato la vettura con a bordo la moto rubata in località Caselle e identificato il conducente. Il veicolo rubato è stato restituito al proprietario, mentre il rovatese, dopo la convalida dell’arresto, è stato rimesso in libertà.

2 agosto

Vobarno: i carabinieri della locale stazione hanno arrestato in flagranza D. L., un operaio tunisino di 26 anni regolare in Italia e residente in paese, pregiudicato per reati contro la persona, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I carabinieri sono intervenuti in piazza Donatori di Sangue e hanno visto il 26enne cedere una dose di cocaina ad un giovane del paese, pronto l’arresto del pregiudicato, che ha tentato di disfarsi delle dosi che erano in suo possesso. I militari hanno sequestrato 5 grammi di coca. L’arresto è stato convalidato.
Brescia: i carabinieri della stazione di Vobarno hanno arrestato E. M. M., 34enne di origine marocchina, in esecuzione di un’ordinanza del tribunale di Brescia emessa il 24 luglio scorso. I militari hanno rintracciato il marocchino e lo hanno condotto in carcere a Canton Mombello, il provvedimento arriva da dettagliate e inconfutabili risultanze investigative in ordine a episodi di spaccio.

5 agosto

Gavardo: i carabinieri della locale stazione hanno arrestato L. B., un 36enne residente a Gavardo e con precedenti penali, con l’accusa di tentato furto aggravato e danneggiamenti. L’uomo, in compagnia di un complice fuggito, ha cercato di abbattere la porta blindata dell’ufficio postale di via Quarena a Gavardo con una mazza di ferro e, vistosi scoperto, si è dato alla fuga ma è stato individuato dai militari. L’uomo è stato denunciato e rilasciato.
Brescia: i carabinieri della compagnia di Brescia hanno arrestato un giovane minorenne, residente nell’hinterland e  con precedenti alle spalle, con l’accusa di rapina pluriaggravata. L’arresto è stato disposto dalla procura dei minori di Brescia, che ha chiesto la custodia cautelare in carcere, nell’istituto Beccaria di Milano, per un episodio accaduta oltre un mese fa al lido Belvedere di Iseo: un 15enne di Paratico, nel sentiero che dal lago portava alla strada, era stato affrontato da uno straniero che, dopo avergli puntato un coltello alla gola, si era fatto consegnare smartphone e una manciata di euro che custodiva in tasca.

7 agosto

Marcheno: i carabinieri della locale stazione hanno arrestato un extracomunitario senegalese, un ambulante di 44 anni, per essere evaso dagli arresti domiciliari. L’uomo, condannato ai domiciliari dalla Procura di Foggia per aver venduto merce contraffatta, è uscito di casa per andarsene al bar a farsi una birra, ma è stato sorpreso dai carabinieri che lo hanno arrestato.

8 agosto

Brescia: i carabinieri della compagni di Brescia hanno arrestato un 43enne, residente in città, con l’accusa di procurato allarme. L’uomo ha telefonato ai Vigili del Fuoco per denunciare la presenza di una bomba in un bar di via Magnocavallo in città, pronto l’intervento di carabinieri e pompieri per assicurarsi che il pericolo fosse reale. In realtà si trattava di una bufala e i carabinieri, dopo averlo accertato, hanno iniziato a cercare il responsabile e lo hanno trovato nel 43enne. L’uomo ha negato tutto, ma è stato denunciato in stato di libertà.

9 agosto

Gavardo: i carabinieri della locale stazione hanno arrestato un nordafricano, residente in paese, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Il marocchino è stato sorpreso dai carabinieri durante un servizio antidroga nel parco pubblico Rossini, stava vendendo stupefacenti ad un giovane. Subito bloccato e perquisito, addosso aveva cinque grammi di marijuana e 45 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio. Anche il giovane acquirente è stato fermato ed era in possesso di altri due grammi dello stesso stupefacente, appena comprato dallo spacciatore. Dopo il sequestro di droga e denaro, il marocchino è stato processato per direttissima ed è stato condannato a 6 mesi e 20 giorni di reclusione, pena sospesa e ritorno in libertà.

13 agosto

Castenedolo: i carabinieri della compagnia di Brescia hanno arrestato C. I., un clandestino romeno di 34 anni con precedenti penali, con diverse accusa, tra cui furto e possesso di attrezzi per lo scasso. Il romeno è stato intercettato sulla tangenziale che dalla città va verso Castenedolo, ma all’alt dei carabinieri non si è fermato. La fuga dell’uomo ha rischiato di creare grave pericolo per gli altri veicoli, infatti il romeno ha cercato di uscire dalla tangenziale, ma non ci è riuscito ed allora ha provato a farla in senso contrario. L’intervento dei carabinieri ha fatto fallire il folle tentativo, come è fallita anche la fuga a piedi tentata dal romeno. La perquisizione dell’auto ha fatto capire il motivo della fuga ai militari: al suo interno si trovavano delle bombole di gas acetilene e di ossigeno con gli inneschi preparati, che normalmente vengono usate per scassinare i bancomat e rubare il contenuto. Non solo, l’auto che guidava era stata rubata a Travagliato in un furto che ha fruttato all’uomo pure un televisore Samsung, ritrovato nel luogo in cui dimorava a Rivoltella insieme ad attrezzi per lo scasso. Dopo la convalida dell’arresto, l’uomo è stato sottoposto ai domiciliari in attesa della nuova udienza.

15 agosto

Lograto: i carabinieri della stazione di Trenzano hanno arrestato tre extracomunitari, due fratelli marocchini di 44 e di 48 anni e un tunisino di 40, tutti residenti a Lograto, con l’accusa di rissa aggravata. I tre hanno dato vita ad una violenta rissa, usando anche mazze e bastoni, di fronte ad un bar di via Moretto. Dopo essere stati medicati in ospedale, i tre sono stati portati in caserma. Dopo la convalida dell’arresto, i tre sono liberi in attesa del processo: uno ha subito l’obbligo di dimora, un altro l’obbligo di presentarsi in caserma per la firma, mentre il terzo è libero visto che non ha precedenti.

16 agosto

Brescia: i carabinieri della stazione di piazza Tebaldo Brusato hanno arrestato un 48enne italiano, residente in città, per detenzione illegale di sostanze stupefacenti. L’uomo aveva impiantato in un’abitazione di sua proprietà, situata della zona di via Mantova e regolarmente affittata ad un cittadino tunisino, una serra per la coltivazione di marijuana. Dopo aver controllato l’abitazione dell’uomo ed aver percepito il forte odore di marijuana, i carabinieri hanno esteso la perquisizione anche all’abitazione vicina dove hanno rinvenuto 27 piante di marijuana già maturata dell’altezza media di circa 120 cm, con tanto di impianto di illuminazione, ventilazione e riscaldamento artificiale. Dopo la convalida dell’arresto, l’uomo è stato condannato a dieci mesi di reclusione con contestuale sospensione della pena.

20 agosto

Ospitaletto: i carabinieri della locale stazione hanno arrestato un bresciano di 40 anni con l’accusa di furto. L’uomo, in sella alla sua moto Honda con targa tedesca, ha scippato la borsa ad una signora 59enne in pieno centro a Rovato. La donna ha subito chiamato i carabinieri che, grazie alla targa tedesca della moto ed al fatto che il malvivente avesse entrambi i polsi fasciati, hanno individuato il colpevole. L’uomo si era nascosto in un bar di Ospitaletto, dove però è stato visto da un agente fuori servizio: insospettito dal suo comportamento il militare ha avvertito i colleghi che hanno arrestato lo scippatore.

21 agosto

Gavardo: i carabinieri della locale stazione, con i colleghi della stazione di Vobarno e del Nucleo Operativo della Compagnia di Salò, hanno arrestato in flagranza per il reato coltivazione e detenzione di stupefacenti B. M., 29enne originario di Gavardo già gravato da precedenti specifici. I militari sono intervenuti presso l’abitazione dell’uomo, dove hanno trovato una serra artigianale per la coltivazione della marijuana in-door completa di lampade, fertilizzanti, manuali d’istruzione, bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e 60 piante di marijuana dell’altezza variabile tra i 70 ed i 160 centimetri. Dopo la convalida dell’arresto, il giovane è stato condannato ad un anno e 2mila euro di multa, con obbligo di dimora e permanenza in casa dalle otto di sera alle otto di mattina. Lo stupefacente è stato sequestrato.
Gavardo: i carabinieri della locale stazione hanno arrestato in flagranza M. M., 29enne di Sopraponte di Gavardo, con l’accusa di coltivazione e detenzione di stupefacenti. Nella perquisizione della sua abitazione sono state rinvenute 10 piante di marijuana e 6 grammi di hashish. Il giovane incensurato è stato denunciato.

22 agosto

Brescia: i carabinieri della stazione di Piazza Tebaldo Brusato della Compagnia di Brescia hanno arrestato un italiano D. S., classe ’81, per detenzione e coltivazione di sostanze stupefacenti. I carabinieri, certi delle informazioni in loro possesso e forti dei riscontri investigativi acquisiti sul campo dalle attività di monitoraggio e dai movimenti sospetti notati nei pressi dell’abitazione di interesse, hanno fatto irruzione in casa dell’uomo ed hanno rinvenuto una coltivazione di marijuana con tanto di impianto di illuminazione, oltre ad 80 grammi di hashish e 35 grammi di marijuana già essiccata e confezionata pronti per essere smerciati e 4 funghi allucinogeni importati dalla Spagna. Tratto in arresto, D. S. è stato condotto nella caserma “Masotti” di Brescia e, a seguito del processo per direttissima, condannato alla pena di 1 anno e 2 mesi di reclusione oltre alla sanzione pecuniaria di 1300 euro. La pena è stata sospesa e D.S. è stato posto in libertà.
 

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