L'intera chiesa pagata da un gruppo di cittadini

Oltre 600 mila euro di interventi per la ristrutturazione
Ritratto di Redazione

Un Natale anticipato, con tanto di dono sotto l'albero, o meglio una Santa Lucia, per la comunità di Cizzago che il 13 dicembre, con una messa solenne ha salutato il nuovissimo sagrato della parrocchiale di San Giorgio. Nuovissimo ma soprattutto primo e unico, come ha ricordato il parroco don Giordano Bettenzana al vescovo ausiliare monsignor Vigilio Mario Olmi, che ha celebrato la messa: «Qui per un secolo e dieci anni ci sono state solo erbacce, terra battuta e nient'altro. Risale infatti al 1905 la consacrazione della nostra chiesa sotto il clarense Giovan Battista Rota, vescovo di Lodi. Ora grazie a uno sforzo importante abbiamo questo spazio che è un cammino verso Gesù».
Così don Giordano che a fine messa ha accompagnato fedeli, vescovo e il sindaco Mauro Maffioli sul nuovo manufatto per la benedizione. Per la nostra provincia Cizzago rappresenta senz'altro un caso da studiare, in fatto di donazioni e sostegno alla chiesa. Se con il nuovo sagrato sono stati raccolti 80 mila euro tra i benefattori, negli ultimi anni per il recupero dell'intera chiesa sono stati investite opere pie per oltre 600 mila euro.
Il sagrato rappresenta infatti l'ultimo tassello di una serie di interventi che hanno visto dapprima il recupero del tetto e la messa in sicurezza delle facciate interne. Dopo di che il parroco ha chiesto un ulteriore sforzo per restaurare e ristrutturare gli esterni, con tutte le facciate recuperate e tirate a nuovo. Stessa sorte per la grande canonica collocata a sud della chiesa.
«Un grandissimo grazie va ai benefattori – ha concluso don Giordano – che hanno reso possibile questo miracolo di solidarietà nei confronti di un edificio che sarà consegnato alle future generazioni in condizioni ottimali».
Per la comunità si tratta di un vero e proprio record: 600 mila euro sono stati raccolti con una comunità complessiva di 3800 abitanti, ma va anche ricordato che Cizzago è diviso da Comezzano proprio da una seconda parrocchia. Per cui è da ipotizzare che tale somma sia stata raccolta da circa la metà delle famiglie.

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