"Rapimento" di una bimba, cambia tutto

Libera una delle due marocchine e a casa l'altra con obbligo domiciliare
Ritratto di Redazione

Nadir Namat, la marocchina di Roccafranca, 32enne, accusata di tentato rapimento di una bimba di quasi due anni è stata lasciata libera pochi minuti fa ed è rientrata da amici. L'amica 50enne, invece, è stata destinata ai domiciliari nel Vicentino in attesa di ultimare le indagini e di raccogliere le accuse della controparte. 
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Anzi, soltanto uno: non si lascia agli arresti un cittadino senza motivo e noi auspichiamo che non sia un modo per calmierare chi ha gridato al "marocchino" per far trascorrere una settimana ai domiciliari. Troppo grande evidentemente il "botto" di scagionare sic et simpliciter due persone che poche ore prima parevano carnefici.
La famiglia Coccaglio ha vissuto ore terribili per la loro bimba e non dimenticheranno mai quanto accaduto. E questo terrore è sacrosanto, ma è anche possibile un colossale equivoco in buona fede, e la cosa più bella è che la bimba sia a casa con la mamma e che non vi siano vittime sacrificali se così riterrà la magistratura.
 

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