Non serve l'Appennino per trovare un eremo

Monte Isola, il luogo per meditare, fare villeggiatura o anche un'avventura
Ritratto di Redazione

Esiste un luogo in cui ritirarsi senza fare migliaia di chilometri e sentirsi in pace con se stessi come in un eremo?
Fino a maggio questo luogo per i bresciani, oltre alle remote valli che abbiamo, potrebbe essere Monte Isola. Anzi, dovrebbe essere, visto che garantisce in più la bellezza di un vista lago, di un tuffo insolito foss'anche in acqua fredda come si conviene per i capi più delicati, ma sopratutto un inverno degno di una Certosa di Parma o di atmosfere come quelle de «Il nome della rosa». Perché di inverno Monte Isola diventa fretta e isolata, romantica e malinconica, eppure viva.
I fumi dai comignoli, i salami da preparare nelle piccole aziende agricole, il pesce da sistemare sul lungolago per la frollatura, e un andirivieni che la tiene viva per chi vuole scendere al «piano terra».
Poi ci sono i borghi più alti, quelli dove chi può e vuole, resta per intere settimane, fatta la scorta di beni, e allora il tempo diventa una pura eventualità e la poesia della solitudine, soprattutto se spento il telefono, diventa una rima perfetta.
Nevischia, il profumo della legna arsa e il silenzio la fanno da padroni: mi pare di assistere a una delle prime scene del Pinocchio di Comencini, in mezzo a quelle magnifiche e disperate case in pietra da cui Geppetto non riusciva a stillare un solo filo di fumo per scaldarsi. Cose belle quando cose tanto brutte sono decisamente lontane, meno quando non ti puoi permettere gas e nemmeno la legna per riscaldare il tuo ambiente. Eppure romantiche, perché testimoni di un tempo che oggi nemmeno sospettiamo possibile... 
Comencini beve un bicchiere, io un altro e ci guardiamo questa natura 
natura ancora tanto presente, per quanto contaminata come tutto il resto della provincia. Ecco, precisazione: evitiamo di bere l'acqua dell'acquedotto: è solo un mio consiglio, visto che è a norma di legge ma a me piace di più una banale e insulsa bottiglia, ahimè di plastica, piuttosto che avventurarmi in queste acque acquedottistiche. Chi ha orecchie per intendere intenda. 
Torno indietro guardando - da certi ruderi nel cuore dell'isola - l'intero lago: è l'intera romantica immaginazione di un bresciano in piacevole eremitaggio. (In basso le foto)

 

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