Parcheggio, altra ipotesi

La parrocchia ci riprova
Ritratto di mavi

Ancora un’altra volta la Comunità di Iseo sarà chiamata a decidere sul parcheggio sotto il campo sportivo dell’Oratorio. Avevo sperato che fosse il caso chiuso e superata la divisione dello scontro di alcuni anni fa, sperata la coesione della Comunità. Ma tant’è. La questione dei soldi, chiamata economia, impera.
Occorre fare un breve riassunto delle spese fatte in questi anni. Dopo poco dall’insediamento del Parroco rifacimento vari locali dentro la Canonica per spazio al Consiglio parrocchiale.
Cinque anni fa la riparazione del tetto della Pieve (il pagamento verrà a compimento fra circa 5 anni);
Quasi in contemporanea una prima richiesta di parcheggio sotterraneo,  dove si supponeva dal ricavato restaurare l’edificio dell’Oratorio; accantonata dopo varie discussione e divisione della Comunità. Di seguito il restauro di due affreschi dentro la Pieve, uno con il contributo di un’ Associazione locale, l’altro con il contributo di una Istituzione.
Nel 2014 i responsabili della parrocchia pongono il bollettino parrocchiale La Pieve, considerato che dalle entrate dalle donazioni portato a tutte le famiglie non coprivano le spese, decidono la distribuzione in abbonamento; lo sottoscrivono circa mille su un totale di circa 4000 famiglie iseane, cioè una su quattro, il 25 % delle famiglie della Comunità.
Metà del 2016 il vento di temporale ha frantumato le vetrate superiori della Pieve: dopo circa due mesi dal fatto il Curato ai fedeli alla Messa rende noto che la rimozione riparazione e messa in opera avrebbe avuto un costo di 50.000 Euro (con la richiesta di munifici donatori). Detto e fatto.
Ora, novembre 2016, un’altra richiesta al Comune di riaprire la possibilità del parcheggio sotterraneo con annessa sala polifunzionale (così chiamata, ma con nome proprio in spiedo e salamelle).
Nell’aula consiliare Comunale il 13 dicembre prossimo vi sarà discussione generale e aperta al pubblico.
Si può presagire un’altra spaccatura all’interno della Comunità, anche perché, a mio lieve parere, si sia molto attenti alle questione economica, e forse un poco meno alle persone, e si preferisca rimarcare la fraternità fra pochi, che il rivolgersi a tutta la Comunità, e lo si constata dall’abbonamento al bollettino con il quale si accetta tranquillamente il rivolgersi ad una famiglia su quattro: l’ovile è chiuso.
E chissà che la frequenza alle funzioni sia in diminuzione, come all’Oratorio, anche per questi motivi, oltre che, nei tempi moderni, il venir meno della fede o perlomeno la sua ricerca.
Notizie di cronaca dicono che i matrimoni sono in aumento, e se i divorzi sono in numero solito, se ne deduce che lo sposarsi e diventato, purtroppo, uno stare insieme per la divisione delle spese, per la convenienza economica. Sempre dalla cronaca ”L’amore si è tolto la maschera”: spero non sia vero.
Con queste situazioni, la Comunità non ha certo bisogno di altre discussioni lunghe e dirompenti.
Sono stato un illuso a sperare nella ricerca della coesione.

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