Addio al Parrucchiere nazionale

Luigi Donna chiude i battenti
Ritratto di mavi

Ogni cosa a questo mondo ha un inizio ed una fine, anche la splendida carriera da parrucchiere di Luigi Donna.
Luigi lascia la sua passione, partita 57 anni fa e che lo ha visto per due volte vincere il titolo di campione italiano, nel 1975 in Sardegna e nel 1977 in Sicilia.
Luigi ha anche insegnato presso l’Accademia acconciatori di  Bergamo.
Nel 1975 si è sposato con Elisa Marchetti, con la quale ha avuto i suoi due figli, Emanuele e Fabrizio, che però non hanno seguito le orme del padre.
Con Luigi, che oggi ha 69 anni, lascia la carriera di parrucchiere anche il suo braccio destro, il 61enne Mario Pagani, che da 40 anni lavorava sempre al suo fianco: finisce così una storia e chiude i battenti una attività tra le più longeve della nostra città.
Una storia partita molti anni fa, quando l’undicenne Luigi Donna inizia ad aiutare il padre “Ceco”, che lavorava come barbiere e anche sarto, facendo il garzone.
Il piccolo Luigi è troppo vivace ed il padre allora decide di mandarlo “a farsi le ossa” a Mura presso il barbiere Gattico.
Un’esperienza determinante che spinge Luigi, che frequenta la scuola di parrucchiere all’Accademia di Bergamo, a mettersi in proprio ed iniziare la sua carriera di parrucchiere. Mario Pagani inizia più tardi e l’incontro con Luigi gli indica la via: inizia a lavorare con Luigi che diventa il suo maestro, i due allora stringono un proficuo patto di collaborazione formando una coppia inseparabile. Ora, dopo tanti anni di lavoro, i due hanno deciso di dire “basta” ed a farne le “spese” sono i loro clienti: la loro fama e la loro abilità portava a Palazzolo tantissime persone che venivano da tutta la Franciacorta e dalla bergamasca, vedi Valcaleppio, che si aggiungevano ai tanti fedelissimi concittadini di S. Pancrazio e Palazzolo.
La prima cosa che chiediamo a Luigi Donna è quale sia la cosa più strana che le è capitata durante i suoi anni di attività?
«Ecco, facendo la tinta ad un cliente, questo mi fece tingere anche i peli dello stomaco».
Una vera stranezza che conferma anche l’amico Mario: «Si, è la cosa più strana che ci sia capitata in questi anni».
E quella più bella?
«L’affetto che ci hanno dimostrato i nostri clienti – ribattono all’unisono Luigi e Mario -.
Inaspettatamente.
Abituati a stare assieme ed in mezzo alla gente, ci mancherà sicuramente il calore e l’affetto dei nostri clienti»
Sia Mario Pagani che Luigi Donna hanno raccolto molti premi e consensi in questi anni, ora che hanno deciso di chiudere entrambi hanno voluto scrivere una lettera di ringraziamento a tutti i loro clienti.
Lui, Luigino, tagliava i capelli sul “Cavallino” a tanti di loro quando erano bambini, li ha visti crescere, diventare padri di famiglia che poi hanno portato i loro figli sul “Cavallino”, completando lo stesso “rito” e perpetuando una tradizione familiare.
Abbiamo chiesto a Pagani cosa farà, ora che è in attesa della sua pensione?
«Ho ancora due anni prima della pensione, curerò i miei hobby».
Un’ultima battuta per entrambi, abbiamo chiesto a Luigi: come avete fatto ad andare d’accordo essendo tu milanista e lui interista?
«La stima reciproca – ci ha detto Luigi –.
Certo, pensare che me lo ha detto dopo 20 anni che era interista, altrimenti non lo avrei mai assunto».
E via con una sonora risata, così cristallina da essere contagiosa.
Ora Luigino passerà il suo tempo seguendo la sua seconda passione, la motocicletta. Via allora con le scorribande in moto su e giù per le montagne, in libertà assieme al suo compagno di viaggio e amico Silvano Pedrali.
Bravi e complimenti, la testimonianza dei clienti basta a far capire la statura morale di Luigi e Mario.

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