Il Coro Alpino Palazzolese a Roma

Il saluto del Papa durante l’Angelus
Ritratto di mavi

Un crescendo di emozioni e di successi, raccolti nelle varie location dove il Coro Alpino Palazzolese ha eseguito i brani del suo repertorio, nel corso di una tournée che lo ha visto protagonista a Roma ed ai Colli Romani.

Il 7, l’8 e il 9 luglio il Coro Alpino Palazzolese, diretto dal maestro Riccardo Rossini con alle spalle una storia ultra venticinquennale e composto da 26 coristi a quattro voci miste virili, è stato invitato a Castel Gandolfo per solennizzare e condecorare con il suo repertorio di canti popolari e liturgici le giornate finali dei festeggiamenti dell’Opera Mater Dei, un Istituto religioso al servizio della società odierna che si occupa principalmente dell’assistenza e recupero delle giovani madri, dell’educazione e formazione dei giovani, per il centenario della nascita della fondatrice Serva di Dio Maria Bordoni. 
Domenica pomeriggio il gruppo palazzolese ha ricevuto una festosa accoglienza da parte della comunità e di molti abitanti dei Colli Romani, seguita dalla messa celebrata dal parroco di S. Eusebio in Roma, don Sandro Bonicalzi, che ha invitato il Coro nuovamente Roma. Conclusa la messa il Coro palazzolese ha seguito il concerto nella sede dell’opera e nella chiesa parrocchiale pontificia San Tommaso da Villanova di Castel Gandolfo, dopo essere stato accolto dal sindaco Milvia Monachesi e da molti esponenti dell’Ana di Roma e dei Colli Romani, con la gradita visita del parlamentare palazzolese Claudio Cominardi e la successiva cena conviviale nell’Oratorio Salesiano di Castel Gandolfo. 
L’impegno del Coro è iniziato venerdì pomeriggio con un concerto all’Opera don Guanella di Roma, dove opera il sacerdote concittadino don Ernesto Pozzi che ha accolto il Coro con la visita alla meritevole Opera che assiste persone con disabilità intellettiva. 
La permanenza romana del Coro Alpino Palazzolese è proseguita sabato mattina con la visita al palazzo della sede della Civiltà Cattolica, accolto dal padre Gianpaolo Salvini, ex direttore della prestigiosa rivista gesuita, dalla terrazza del quale si gode una veduta panoramica sulla città di Roma, e con l’esecuzione della “Montanara”, un canto che ha spaziato a 360 gradi sulla sottostante città eterna. 
Oltre alla visita dei più importanti monumenti romani, le performance del Coro si sono concluse in San Pietro, dove durante l’Angelus di domenica 9 luglio il Papa Francesco ha salutato calorosamente il Coro dalla finestra dei Palazzi apostolici e in Basilica, quando il Coro ha condecorato la messa celebrata dal padre Pietro Riva, postulatore Generale dei Pavoniani di Roma. L’emozione di cantare nella basilica di San Pietro è stata indescrivibile, oltre al fatto che il celebrante alla fine, salutando i coristi e il maestro, ha dichiarato che a sua memoria nessuno altro Coro Alpino aveva cantato fino ad ora nella basilica papale. Anche gli applausi finali dei fedeli presenti sono stati inusuali per questo luogo sacro, il più importante della cristianità. 
Un successo che ha emozionato e vede premiati i singoli coristi ed il gruppo responsabile dell’Associazione Coro Alpino Palazzolese, composto, oltre che dal maestro Riccardo Rossini, dal presidente Franco Simoni, dal segretario Ferruccio Casali, dal tesoriere Raul Fava e da Bruno Bergomi, Marino Chiari, Mauro Minelli, Massimo Negrini e Orlando Barozzi, tramite e promotore dell’invito essendo stato ex alunno dell’Opera Mater Dei di Castel Gandolfo.

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