La bacheca diventa fonte di discordia

Ritratto di Redazione

Non è proprio piaciuta a Lega Nord e Forza Italia la decisione dell’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gianandrea Telò, di vietare l’affissione delle comunicazioni di liste e partite sulla bacheca pubblica che si trova nel centro del paese, in via Morando. Una decisione vista come una censura verso le forze politiche di opposizione, come un bavaglio ingiustificato che toglie la possibilità ai partiti di comunicare direttamente con i cittadini.  
Il 16 dicembre scorso la giunta comunale ha deliberato il cambio di destinazione della bacheca in base l’articolo 49 dello statuto comunale: nella delibera si scrive che l’Amministrazione «intende mutare la destinazione degli spazi di affissione orientandoli alla comunicazione istituzionale». Non più spazio politico quindi, ma solo luogo dove trovare gli annunci del Comune o delle varie associazioni che ne fanno richiesta.
Duro il commento di Alberto Mezzana, l’ex sindaco, e del leghista Fornoni che accusano l’Amministrazione Telò di guardare alle piccolezze «invece che pensare alle cose serie, come al passaggio della Tav che ha gravi ripercussioni in paese e che l´Amministrazione snobba saltando anche gli incontri istituzionali che si sono tenuti a novembre a Roma» e non comprendono l’utilità di censurare uno spazio che era «una vera garanzia di trasparenza sui programmi e sulle iniziative».
La bacheca politica era stata donata al Comune dalla Lega Nord lo scorso anno, dopo aver acquistato la struttura, e doveva diventare un luogo di confronto tra le varie forze politiche e di informazione per i cittadini. Mezzana e Fornoni sottolineano come con questa delibera la giunta Telò voglia mettere un bavaglio al confronto democratico. «Se avessero voluto garantire più spazi alle associazioni bastava ampliare la bacheca con pochi euro – ribadiscono Mezzana e Fornoni-, invece l’hanno requisita revocando ogni altra decisione passata. Un gesto unilaterale che, simbolicamente, è gravissimo. Per questa ragione vogliamo che il sindaco risponda della sua decisione davanti al consiglio, la bacheca comunale non si tocca e dovrà tornare ad essere messa a disposizione di tutti i partiti come si era deciso di fare lo scorso anno».
Le due forze politiche si muoveranno anche in sede di Consiglio comunale, visto che hanno già anticipato la decisione di depositare una mozione per avere delle risposte dal sindaco Gianandrea Telò sull’opportunità della delibera licenziata lo scorso 26 dicembre.


 

Vota l'articolo: 
Non ci sono voti