La città, la "pubbliCittà", la disperazione in uno scatto

L'emblematico abbraccio dei GoodGuys a un senza tetto
Ritratto di Redazione

L'emblematico abbraccio dei GoodGuys a un senza tetto ha trasformato una delle tante foto nella notte di questa associazione in un capolavoro, per essere riuscita forse più di tutte a raccontare cosa significhino ingiustizia e sofferenza.
La parola "esclusione" è quella che più di tutte esprime il nostro periodo, in cui la povertà finisce per nascondersi e scomparire, in cui la disoccupazione finisce per essere indovinata solo dall'Istat ma sempre meno dalle voci di persone che "scompaiono" dalla società, prive di volontà di reazione come comprensibile per chiunque sia messo fuori da qualsiasi gioco, compreso quello per la vita. 
Non importano i volti, contanto forse più le sagome, le mani e le braccia e quella quinta sconvolgente e surreale fatta di pubblicità. Grazie ragazzi, chi sfida la solitudine e la disperazione non sarà mai solo e sarà senza ombra di dubbio un grande uomo. 

Vota l'articolo: 
Average: 5 (2 votes)