Addio a Calogero di Gioia

Se ne va a 68 anni lo storico segretario comunale di Rovato, Palazzolo e Chiari
Ritratto di Redazione

E' morto nella notte tra il 14 e il 15 novembre Calogero Di Gioia, figura storica in ambito amministrativo pubblico per gli incarichi ricoperti come segretario comunale in diversi Comuni della nostra Provincia. A Chiari era stato anche direttore generale come pure a Palazzolo con la Giunta Metelli. L'1 dicembre avrebbe compiuto 69 anni e si può dire che è uno di quei casi che la pensione l'ha versata invano (se si esclude una reversibilità ridotta per la moglie), visto che era in pensione da circa due anni. 
Originario di Canicattì, ha iniziato la sua carriera come insegnante di matematica (nel 1970-71) per poi passare all'attività di segretario che ha svolto sino alla fine della sua carriera. Nella nostra provincia ha lavorato a Sonico, Pian Camuno, Pisogne, quindi Rovato, Palazzolo e Chiari, dove aveva cessato un paio di anni fa per andare in pensione. Abitava a Rovato con la moglie Antonietta Lo Sardo e i figli Pierfranco (manager in Svizzera) e Maria Rita (medico specializzato a Trento). Sarà sepolto in Sicilia: i funerali lunedì ma l'ora è da definire in base al volo che rintraccerà in queste ore la famiglia. Grande la commozione a Chiari. Lo ricorda così il collega Aldo Maifreni, responsabile del Settore Territorio clarense: "L'avevo incontrato per l'ultima volta lunedì. E' sempre stato forte e lucido, non ci aveva mai lasciati in realtà, inviandoci consigli, suggerimenti tecnici, informandosi sull'attività amministrativa costantemente". 
La sua passione era il mare, che affrontava da Trieste uscendo con la sua barca. A tradirlo un male incurabile che aveva tentato in ogni modo di combattere. 

 

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