Chiari, capitale della rete ciclabile regionale
Chiari nella rete ciclabile del Piano per la Viabilità Strategica di Regione Lombardia. Nuova infrastruttura sostenibile ad impatto ambientale zero per la valorizzazione cicloturistica del territorio comunale. Un’infrastruttura sostenibile e ad impatto ambientale zero è destinata ad attraversare il territorio comunale con conseguenze meno invasive rispetto alle grandi opere attualmente in fase di ultimazione come la linea ferroviaria TAV dell’alta velocità e l’autostrada BreBeMi.
Si tratta del percorso ciclabile di interesse sovracomunale che coinvolge anche Chiari ed è tracciato, nell'ambito dello specifico Piano per la Viabilità Strategica di Regione Lombardia, come rete dei nuovi raccordi ad integrazione degli itinerari esistenti.
Il Piano prevede un collegamento Brescia-Milano, con un percorso che attraversa Chiari da Nord-Est a Sud-Ovest, con tappa nel cuore dell’antico nucleo urbano cittadino, nei pressi del Museo della Città.
Il tratto clarense è parte del più vasto collegamento tra il capoluogo regionale ed il capoluogo provinciale di Brescia, attraverso i passaggi per Chiari ed il vicino Parco Regionale dell'Oglio, già dotato di ciclabile percorribile in direzione Nord, verso la Franciacorta ed il Lago di Iseo.Il Piano per la Viabilità Strategica di Regione Lombardia individua i percorsi ciclabili di rilevanza regionale esistenti e li integra con l’obiettivo di creare una rete per garantire la connessione con i capoluoghi di Provincia: in totale 17 percorsi per una lunghezza complessiva di 2mila700 Km.
Nella fase di definizione dei percorsi ciclabili regionali è stata esplicitata la necessità di interconnessione tra i capoluoghi di Provincia sul territorio lombardo ai sensi della Legge Regionale 7/2009 che prevede, per Province e Comuni, l’opzione di redigere i propri piani strategici per la mobilità ciclabile alla luce del Piano Regionale.
A Province e Comuni viene in questo modo conferita la responsabilità di individuare gli itinerari ciclabili locali che, partendo dalla rete cicloturistica regionale, attraversano il proprio territorio.
Lo scopo è quello di garantire la connessione e l’integrazione della rete di livello regionale con gli itinerari su scala minore prevedendo il collegamento dei grandi fattori di attrazione di traffico a livello locale (come gli elementi salienti di interesse sociale, storico, culturale e turistico) e la connessione con il sistema di mobilità collettiva rappresentato da stazioni ferroviarie e sedi di trasporto pubblico locale.
Viene attribuita perciò a Province e ai Comuni capoluogo la facoltà di proporre utili indicazioni operative da utilizzare per la redazione o l’aggiornamento, qualora già vigente, del proprio piano di mobilità ciclabile per incrementare la rete ciclabile programmata e/o esistente.
Il Piano per la Viabilità Strategica di Regione Lombardia è frutto di riunioni con province, parchi e comunità montane: per Chiari, l’incontro si è svolto il 29 marzo 2011 con successivo workshop del 20 luglio 2012.
Fulcro del progetto sono il bike sharing, la segnaletica specifica, posteggi per le biciclette, collegamenti con stazioni ferroviarie e fermate di bus, ma soprattutto l'aspetto cicloturistico garantito dal coordinamento del Piano di Regione Lombardia con i piani delle regioni confinanti, con la Svizzera ed i siti naturalistici ed Unesco.